“I servizi sanitari convenzionati, vanno assolutamente salvaguardati“.
Ne è convinto il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che rilancia il tema al centro di discussioni e proteste in queste ultime settimane.
Commenta Bennardi:
“La situazione critica che si sta registrando da parte delle strutture private convenzionate, per l’annuncio dei tagli pesanti decisi dalla Regione Basilicata, rappresenta un problema serio da affrontare anche per noi sindaci.
Non dimentichiamo che i laboratori convenzionati, oltre ad impiegare su scala regionale circa 600 persone, sono uno strumento indispensabile anche per ridurre le liste ed i tempi d’attesa, alleggerendo la sanità pubblica.
Obiettivo annunciato come prioritario dall’Azienda sanitaria materana, ma rispetto al quale dopo ben 5 Conferenze dei sindaci del Materano e il Patto dei sindaci sulla sanità firmato l’11 marzo 2022, ancora non registriamo alcun miglioramento concreto.
Poi c’è il tema della sanità territoriale e della diagnostica preventiva: E’ sempre più necessario che i servizi sanitari si avvicinino fisicamente ai cittadini, facendo partire anche campagne di screening preventivi (la cosiddetta medicina preventiva), differenziati in base a fasce di età e tipo di patologia.
I Comuni potrebbero dare una mano, fornendo strutture da adibire a questo servizio.
A Matera ci sarebbe Casino Padula, che già oggi offre un servizio di supporto psicologico, con lo Sportello integrato delle Politiche sociali, ma anche altre strutture comunali; tutti contenitori idonei ad accogliere eventuale personale sanitario Asm”.
In conclusione il sindaco è costretto a prendere atto di una sostanziale assenza di risposte concrete, rispetto alle criticità e proposte indicate nell’ultima Conferenza dei sindaci:
“Oltre alla medicina territoriale si parlava di rafforzare l’ospedale di Matera, e non mi sembra sia stato ancora fatto nulla, come sulle liste d’attesa e sui presìdi sanitari della provincia (Policoro, Tricarico, Tinchi di Pisticci e Stigliano).
E’ necessario intervenire quanto prima sulle questioni sanitarie aperte partendo dall’emergenza della sanità convenzionata, che deve essere assolutamente rifinanziata e preservata, soprattutto scongiurando chiusure ed interruzioni di servizio, per finire alla medicina territoriale e di prossimità, che in una regione come la nostra, con carenze infrastrutturali croniche e una prevalenza di popolazione anziana, diventa fondamentale per garantire il diritto sociale alla salute di tutti.
Su questi temi sollecito la Regione, affinché alle tante parole spese finora, possano seguire presto fatti concreti.
Il diritto alla salute non può attendere oltre“.