Il 21 Settembre non è una data qualsiasi per la Città di Matera.
Nello stesso giorno del 1943, infatti, ci fu quella che comunemente viene ricordata come “l’insurrezione di Matera”, nel corso della quale ci fu la “Strage della Milizia”: come ricorda la storia, negli scontri con i militari tedeschi persero la vita 26 persone di cui 18 civili.
La Città dei Sassi fu la prima città del Mezzogiorno a levarsi contro il nazifascismo.
La cerimonia che si è svolta nella giornata di ieri, in occasione del 77esimo anniversario, come rivela l’Amministrazione:
“non ha visto il tradizionale schieramento di forze in Piazza Vittorio Veneto e neppure il corteo delle autorità civili e militari e dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, per le misure previste per il contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 e per non ostacolare gli adempimenti connessi alla manifestazione del voto nella giornata.
Sono state deposte ghirlande e corone di alloro nei luoghi in cui sono apposte le lapidi che ricordano il sacrificio delle 22 persone uccise in quella eroica giornata: al cippo di Via Lucana, dove sorgeva la caserma della milizia fatta esplodere dai tedeschi, in Via Lucana (ex palazzo della Società elettrica), in Via Cappelluti (Camera di Commercio).
La cerimonia di commemorazione si è conclusa in Piazza Vittorio Veneto con la deposizione di un’altra ghirlanda di alloro al Monumento ai Caduti
Una manifestazione sobria ma carica come sempre di significato, a cui hanno partecipato il Sindaco Raffaello de Ruggieri, il Prefetto Rinaldo Argentieri, il Questore Luigi Liguori, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Nicola Roberto Lerario, la vice comandante della Guardia di Finanza, Irene Sardone, e il comandante della Polizia Locale, Paolo Milillo”.