Nuove straordinarie scoperte stanno emergendo nei Sassi di Matera.
Dopo l’annuncio del 7 maggio scorso relativo al ritrovamento nell’area di Porta Pistola, in quello che rappresenta il punto d’incontro tra gli antichi rioni Barisano e Caveoso di un edificio sacro sotterrato per tutta la sua altezza e che presenta un affresco, risalente presumibilmente al sedicesimo secolo; le operazioni di scavo che sono proseguite in questa settimana hanno confermato che l’edificio sacro è più grande di quanto si intravedeva inizialmente.
Così il Sindaco, Domenico Bennardi:
“Dai lavori in corso nell’area di Porta Postergola continuano ad affiorare nuove importanti scoperte che aumentano la meraviglia e la sorpresa.
Prima l’antico basolato, un muro di sostegno più arretrato rispetto al muraglione che si affaccia sul torrente gravina, poi un edificio sacro con un pregevole affresco, una crocifissione presumibilmente del 1500 e ora stanno venendo fuori altre testimonianze della nostra storia.
Come sapete l’Amministrazione Comunale di Matera ha voluto che sin da subito l’indagine archeologica andasse avanti alla scoperta di nuove testimonianze delle nostre radici.
Grazie al lavoro attento dell’archeologa e delle maestranze sta venendo fuori un nuovo disegno di questa area.
Accanto e sotto il convento di Santa Lucia e Agata stanno emergendo ritrovamenti straordinari.
L’edificio sacro è più grande di quanto si intravedeva inizialmente, le pareti intorno sono affrescate, la crocifissione non è l’unica pittura muraria presente ma ce ne sono altre.
Ci sono affreschi di scene religiose che saranno descritte dagli storici dell’arte con precisione, come si può notare dalle immagini di oggi.
Il nostro compito a questo punto, una volta stabilite le modifiche al progetto di pavimentazione e aver consentito di portare alla luce questi tesori nascosti, deve essere quello di valorizzare questo sito e renderlo fruibile.
Siamo in un luogo incredibile, strategico, tra il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, affacciato sulla Gravina e prospiciente sulla Murgia.
Dobbiamo puntare tantissimo sulla scoperta archeologica, sulla conservazione e valorizzazione e sulla fruizione.
Siamo già al lavoro per fare questo.
Siamo già in contatto con il Ministero dei beni culturali affinché possano essere stanziati finanziamenti adeguati e necessari per portare a termine questo lavoro che sta regalando alla città e al mondo intero le bellezze del passato”.
Ecco le foto che mostrano quanto sta emergendo dagli scavi.