Il 13 Dicembre è il giorno in cui viene celebrata Santa Lucia Vergine, Martire che in questa data, nell’304 d.C. morì a seguito delle persecuzioni di Diocleziano.
La celebrazione della Santa cade esattamente in prossimità del solstizio d’inverno (da cui il detto “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”).
Si dice che a Lucia, dopo il martirio, subito perché seguace della religione cristiana e, perciò, ribelle agli dèi e a Cesare, siano stati cavati gli occhi che il Signore, però, le restituì immediatamente.
Per questa ragione e per lo stesso suo nome che significa Luce, essa è invocata come protettrice degli occhi e della vista.
Per questa occasione, la Parrocchia di San Pietro Caveoso di Matera promuove un’iniziativa di preghiera, riflessione e dibattito.
A renderlo noto, la stessa Parrocchia:
“Mai come in questo anno, per la criticità che contraddistingue il presente storico e contestuale sia in ambito internazionale che locale, s’impone una necessaria e coraggiosa ricerca in dialogo di uno stile di vita fraterna e accogliente, in un tempo di grande confusione, incertezza e contrapposizioni generalizzate.
Questa motivazione è necessaria per ispirare un agire consapevole, che allontani da ciascuno la tentazione di lasciarsi andare a scelte inconsulte dettate da reazione e violenza, sentendosi travolti dagli eventi e dalle spinte estranee al Disegno creatore che ha generato la nostra vita.
Stiamo vivendo un tempo di grandi contrapposizioni e tentativi di schiacciare dall’alto i più deboli.
Così, non importa la comune dignità umana, ma l’interesse e la supremazia degli uni sugli altri e di alcuni su tutti gli altri.
Perciò, all’intorno sembra aumentare a dismisura la chiusura nella superbia e negli egoismi di parte, singolarmente e nelle espressioni politiche, economiche, sociali, finanziarie, istituzionali e nel piegare anche gli strumenti di legge agli interessi di parte.
Con questo panorama deve confrontarsi la nostra parrocchia.
Il programma pastorale 2019-2020 della Parrocchia è, così, teso a rimarcare la necessità di trovare dentro di sé e con gli altri la forza di aprirsi e di proporsi, con capacità di ascolto e di servizio, in una luce nuova.
“Gesù da Dio si è fatto uomo, da Signore si è fatto schiavo”
Servi, non padroni; costruttori, non distruttori; amici, non avversari, per edificare un mondo a misura d’uomo nella fraternità:
- Comunione;
- Condivisione;
- Corresponsabilità;
- Compartecipazione sinodale;
- Circolarità fraterna.
La comunità è impegnata, di fronte al bisogno, a farsi ancora più forte, solidale e coesa con un programma d’azione alto ed adeguato allo scopo.
Consapevole della fede che ci ha generati, dell’appartenenza alla fraternità ecclesiale, con l’unico fine che accomuna nel servire l’annuncio del Vangelo, nonché consapevole della contemporaneità e contestualità in cui l’opera profusa va a collocarsi, ciascuno deve in tal senso interrogarsi rispetto alla propria capacità di ricerca in dialogo e spirito di servizio nei propri rapporti interpersonali, nell’espletamento del proprio compito in ambito familiare, professionale, culturale, sociale ed economico, nel rapporto con gli altri componenti della Comunità e con tutti coloro che con essa si interfacciano o che semplicemente s’incontrano (anche immigrati, anche semplici turisti, visitatori e passanti d’un giorno o di un istante), adottando uno stile ed un approccio aperto e volto al servizio.
Con la medesima sensibilità è stato costruito anche il programma di eventi promossi in occasione della festività di S. Lucia prevista giovedì 13 dicembre 2018″.
Di seguito il programma.
Ore 15.45
L’arcivescovo, Caiazzo, benedirà il Simulacro di santa Lucia restaurata a cura della Soprintendenza ai beni culturali
Ore 16.00, Chiesa di santa Lucia alle Malve.
Celebrazione eucaristica – Presiede S.E. Mons. G. A. Caiazzo
Ore 17.00, Chiesa dei santi Pietro e Paolo al Sasso Caveoso.
Introduzione: Pietro Petrillo
Riflessione: “Con santa Lucia per riaprire gli occhi sulla nostra condizione di fratelli e sorelle in Gesù Cristo” Leo Santorsola
Conclusioni: S.E. Mons. Giuseppe Antonio Caiazzo
(momento di convivialità conclusivo).
Ecco la locandina delle celebrazioni.