E’ tutto pronto per l’avvio in sicurezza del parco delle giostre della Bruna, nei siti individuati dall’Amministrazione comunale.
Ne dà notizia l’assessore alle Attività produttive Lucia Gaudiano.
Quest’anno le attrazioni viaggianti saranno divise in tre siti:
- uno a Villa Longo nel piazzale dei bus di linea su via Don Luigi Sturzo;
- uno nel vicino rione San Giacomo sul terreno Ater di via Venezia per i più grandi (storicamente adibito ad ospitare il parco divertimenti);
- uno in piazza Matteotti dedicato ai più piccoli.
Su queste aree, le giostre saranno attive da domani (29 giugno) fino al 5 luglio, e saranno anche istituiti temporanei divieti di sosta e transito (dalle ore 7 all’1 in piazza Matteotti e via Sturzo nelle aree comprese fra via Bramante, muro di recinzione della parrocchia di San Paolo Apostolo e via Cardone, e fra via Venezia, via Napoli e area verde).
In via Sturzo e via Venezia è previsto il divieto di sosta in entrambi i sensi di marcia, a cui si aggiungerà il divieto di transito ogni giorno dalle ore 17 all’1, partendo da domani (29 giugno) e fino al 5 luglio.
Una scelta condivisa con il sindaco Domenico Bennardi, vista l’impraticabilità di piazza della Visitazione per la presenza dei cantieri.
In futuro la storica piazza delle giostre in centro, non potrà più ospitare attrazioni viaggianti, per via del grande parco urbano in realizzazione.
La scelta di quest’anno, è frutto di varie settimane di confronto e sopralluoghi con i tecnici;
si è scartata la zona industriale a La Martella perché priva di spazi pubblici utilizzabili, si è scartata l’area del centro commerciale di Venusio e quella della stazione Fs a La Martella, per la sicurezza dei giovani che devono arrivare in zone prive di presidio, percorrendo in tarda sera strade extraurbane.
Anche per l’area artigianale di San Giacomo, i cavi di alta tensione impediscono il posizionamento delle giostre.
I siti dove ubicare le giostre, che appartengono ormai alla tradizione dei festeggiamenti della Bruna, sono stati scelti con l’obiettivo di coniugare le esigenze degli operatori con la sicurezza degli utenti, ma anche la presenza di terreni comunali, o comunque utilizzabili dall’ente.