L’ultimo evento della XXV edizione del Festival Duni 2024 è in programma Domenica 10 Novembre a Matera con un’intera giornata dedicata alla figura di Pulcinella in musica, dal Settecento al Novecento.
Dopo la fortunata “Maratona Molière” del 2023, quest’anno il gran finale del festival di Matera dedicato alla musica antica, ormai conosciuto a livello internazionale, è dedicato ad “una maschera a prescindere” che riporta in sé tutte le sfaccettature dell’animo umano per una maratona musicale incentrata sul capolavoro neoclassico di Igor Stravinsky, il balletto Pulcinella del 1920, che sarà eseguito dall’Orchestra di Matera a conclusione della giornata, avviata con l’esecuzione degli originali settecenteschi di Pergolesi e suoi contemporanei del Settecento, che il grande compositore russo aveva utilizzato e riscritto per la sua opera.
Senza dimenticare la presenza della maschera di Pulcinella nei grandi film del Novecento, di cui sarà offerta una ricca antologia nel pomeriggio.
Si comincia Domenica mattina alle 11:00 nelle sale di Palazzo Bernardini con le esecuzioni delle musiche originali del Settecento di Pergolesi ed altri, eseguite dal complesso di strumenti antichi L’Astrée col primo violino di Francesco D’Orazio, la regia scenica di Vania Cauzillo e le pantomime di Gino Marangi;
a seguire, a partire dalle 17:00 sullo schermo del Cinema Il Piccolo, Nanni Coppola illustrerà la figura di Pulcinella nel grande cinema del Novecento, con ampi estratti da film di quel tempo tra cui un omaggio al compositore materano Raffaele Gervasio;
per finire, alle ore 20:30 nell’Auditorium del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” l’Orchestra Sinfonica di Matera eseguirà l’intera partitura del balletto Pulcinella di Igor Stravinsky, sotto la bacchetta del suo direttore artistico Saverio Vizziello.
Vania Cauzillo, che firma la regia della pantomima mattutina, spiega:
“Pulcinella è tante cose.
E’ fame, è povertà, arguzia e amore; sfrontato e strafottente, vive nella contraddizione che sta tra la furbizia e l’ingenuità che ha un solo scopo: quello di vivere.
La rivincita e il desiderio di riscatto caratterizzano questa maschera eterna che durante il concerto entrerà nel gioco teatrale con la musica, i musicisti e gli spettatori a preludio di quello che sarà poi il Pulcinella di Stravinskji, delle isole dal colore partenopeo che emergono nel meraviglioso programma barocco”.
Protagonista del matinée sarà l’Ensemble L’Astrée, col violino solista di Francesco D’Orazio, gruppo da camera a geometria variabile che si occupa prevalentemente del repertorio tra inizio seicento e fine settecento, eseguito con strumenti originali e secondo criteri storici.
Saranno eseguite le musiche originali del Settecento che Stravinsky considerava tutte di Pergolesi, e che invece gli studiosi hanno riconosciuto in parte di altri autori coevi, come Gallo e Unico von Wassenaer, oltre all’ottocentesco Parisotti.
Su questa trama sonora si svolgerà la messa in scena contemporanea curata da Vania Cauzillo con le pantomime di Gino Marangi, nello spirito di dialogo tra antico e contemporaneo che caratterizza il Festival Duni di questa venticinquesima edizione.
Nanni Coppola, giornalista e insegnante di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica presso il Conservatorio di Matera, è il curatore della selezione cinematografica in programma al cinema Il Piccolo dalle ore 17:00, sempre sul tema di Pulcinella naturalmente.
Questa la sua visione della maschera napoletana:
“Si dice sia uscito come un pulcino da un uovo.
E si dice anche che l’attore napoletano Silvio Fiorillo abbia inventato nel Seicento la celebre maschera napoletana per prendere in giro un tal Mariotto Policinella, commerciante di legnami che scaricava davanti al suo teatro disturbando gli spettacoli.
E si dice ancora che Pulcinella sia nato dai comici di strada provenienti da Acerra e uno di questi si chiamava Puccio d’Aniello.
E tante altre se ne dicono!
Ma qualsiasi cosa si dica è certo che, da quando è nato, Pulcinella ha attraversato ogni espressione d’arte, dal teatro alla pittura, dalla musica ai burattini dalla canzone al fumetto”.
Saverio Vizziello, fondatore del Festival Duni e in questa occasione anche direttore dell’Orchestra Sinfonica di Matera conclude la “Maratona Pulcinella” con il concerto serale.
Il concerto comprende oltre al Pulcinella di Stravinsky, anche la Suite n.3 “Antiche Arie e Danze per Liuto” di Ottorino Respighi, altro classico che mette a confronto musica antica e moderna.
Vizziello afferma:
“Il Festival Duni è sempre stato un festival dedicato sì ai compositori più o meno noti della musica antica lasciando però sempre la porta aperta alle incursioni e alle suggestioni della musica contemporanea.
Lo scorso anno abbiamo condiviso con l’Orchestra Sinfonica di Matera la Maratona Molière portando a Matera il Borghese Gentiluomo con le musiche di scena di Richard Strauss e la voce narrante dell’attore Flavio Insinna, quest’anno invece la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Matera verterà sul racconto in musica di Pulcinella nell’interpretazione dei compositori contemporanei”.
Con 15 concerti dal vivo, più di 80 artisti ospitati, cinque collaborazioni con i più importanti festival musicali del Sud Italia, il Festival Duni chiude la sua XXV edizione con un bilancio estremamente positivo che consente di programmare con ottimismo la prossima edizione del 2025.
Ecco alcune foto degli artisti.