All’interno della programmazione di Matera Capitale Europea della Cultura, prenderà vita il progetto MATERA CITTA’ APERTA, nato da due anni di lavoro sulla città e con i cittadini, che vedrà il suo compimento tra il 30 Settembre e il 6 ottobre 2019, in piazza Vittorio Veneto.
Matera, per un anno, come sappiamo, è la porta d’Europa, ma anche il suo specchio.
Con questo lavoro gli ideatori, Nadia Casamassima e Andrea Santantonio di IAC (Centro Arti Artigiane), hanno voluto capire quanto la città, e quindi l’Europa, è “aperta”.
Ed è per questo che nella piazza principale verrà tracciata una linea che la divide in due parti.
Giorno dopo giorno, la separazione diventerà materiale fino a trasformarsi in un limite invalicabile, un muro che racconterà le contraddizioni del nostro tempo.
La città, i cittadini verranno coinvolti in una provocazione distopica, con l’intento di costruire nuove visioni utopiche.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di accendere un fuoco sui temi della diversità, la costruzione di barriere, l’esercizio del potere, ma anche l’accessibilità, l’inclusione, l’abbattimento e il superamento di confini.
E proprio a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, a Matera si celebra la Cultura Europea mentre nascono nuovi muri per difendere vecchi confini: dal corridoio umanitario nei Balcani, al nuovo muro tra Messico e U.S. A.
È uno spettacolo costruito ad episodi che si sviluppa nell’arco di una settimana.
Cosa ne pensate?