Matera, uno spettacolo per parlare di guerre, memorie e libertà. Ecco gli appuntamenti

“Una guerra così vicina, eppure lontana dalla nostra conoscenza e dalla nostra riflessione, quella mediorientale in atto da più di un anno tra Israele e i terroristi di Hamas con prese di ostaggi, stragi di civili, macerie, ospedali improvvisati, popolazioni ridotte alla fame e al rischio di epidemie.

Lontane ci appaiono quelle immagini di sangue e morti, di bombardamenti, di bambini, uomini e donne trasportati in barelle, di profughi ammassati al confine.

Non sempre c’è la voglia di ascoltare e di fermarsi a pensare e meditare su quanto sta accadendo”.

E’ così che gli organizzatori presentano un nuovo spettacolo, che continuano dicendo:

“L’occasione che costringerà a farlo è uno spettacolo, “Inumana. Cos’è l’uomo senza la libertà?”, melologo per pianoforte e voce di Rossella Spinosa e Lauria Silvia Battaglia, in programma a Matera il 7 febbraio per iniziativa di OnyxLibro – Presidio del Libro di Matera, settore dell’associazione culturale Onyx Jazz Club dedicato alla lettura, che lo ospita nell’ambito de Il Tempo della Memoria.

La mattina alle 11:30 gli studenti incontreranno Rossella Spinosa, pianista e compositrice, e Laura Silvia Battaglia, inviata di guerra specializzata in Medioriente e docente in diverse istituzioni italiane ed europee, nell’Aula Magna dell’Università di Basilicata, in via Lanera, per dialogare con loro.

L’appuntamento è organizzato con Unibas, Liceo Duni, Liceo Stigliani e Conservatorio di musica Duni.

Lo spettacolo sarà presentato la sera, alle 19:00 nell’auditorium Raffaele Gervasio.

Il Tempo della Memoria è un progetto promosso dalla rete dei Presìdi del libro, di cui l’Onyx fa parte, attraverso la sua sezione OnyxLibro – Presidio del Libro di Matera.

Attraverso una serie di iniziative che si svolgono ogni anno nei mesi di gennaio e febbraio, i Presìdi si propongono di allargare il campo di riflessione sulla Shoah per comprendere istanze più ampie della società contemporanea.

Contro ogni fondamentalismo, nemico dell’accoglienza e della solidarietà, i Presìdi del libro discutono la necessità di recuperare il senso più profondo della nostra umanità alla scoperta dell’altro come fonte di arricchimento e non di pericolo.

Quest’obiettivo è stato ritrovato in pieno nel melologo “Inumana”.

Uno spettacolo volto a guardare con trasparenza, ma con il coraggio e la forza delle arti, ciò che accade in Medio Oriente, per cercare di comprendere, per cercare di accostarsi a quanto accade e scoprire il lato inumano di ogni guerra.

Frutto di un intenso lavoro documentale, Inumana guida il pubblico in un crocevia di memorie, temi e spunti di riflessione, un viaggio di musica e parole che riflette uno spirito di forte condivisione artistica e umana nella polifonia di voci e di storie.

Con il pianoforte e la voce recitante che interagiscono nell’azione scenica senza soluzione di continuità, nell’avvicendarsi dei quadri e dei personaggi, lo spettacolo si snoda come un racconto in musica che apre a momenti di coinvolgente profondità emotiva, con le artiste sul palco intente a dare voce, nel necessario connubio di bellezza artistica e verità, ad un irrinunciabile messaggio di speranza”.

Ma perché uno spettacolo per invitare la gente a fermarsi a meditare?

Rossella Spinosa in una intervista ha spiegato:

“Perché in un mondo che corre continuamente, che è sovrastato dal rumore di fondo, che non si ferma a pensare e a meditare, è rimasto forse un solo modo per “bloccare” le persone e costringerle ad ascoltare: quello dello spettacolo.

Avvolta in una tunica bianca, Laura Silvia Battaglia interpreta sei personaggi, protagonisti della guerra in Medioriente, che si pongono le stesse domande: cosa resterà di noi, dove andremo, partendo da una condizione di vita divenuta ormai “inumana”?

Il primo personaggio è uno spirito, ormai libero dal suo corpo, in attesa di essere traghettato dalla terra all’aldilà, che è intrappolato in un tunnel nella Striscia di Gaza.

Il suo compito, prima del trapasso, è quello di aiutare altre anime sospese tra la vita e la morte ad attraversare il passaggio oppure a fermarsi sulla soglia, a seconda del volere di Dio.

La giornalista immagina allegoricamente questo spirito come “il fantasma del tunnel”, dopo aver preso spunto dal racconto reale di un soldato israeliano che all’inizio della guerra di Gaza aveva detto di non riuscire ad entrare nel tunnel perché vedeva ombre di creature non umane.

Questo fantasma è il testimone del destino di cinque persone:

  • una giovane donna ebrea ostaggio di Hamas;
  • un soldato israeliano;
  • un miliziano delle brigate al Qassam;
  • una donna palestinese, intrappolata sotto le macerie della sua casa bombardata;
  • un bambino su una lettiga in una sala operatoria improvvisata, sospeso fra la vita e la morte.

Il buio del tunnel è una metafora della morte e Laura Silvia Battaglia si cala sulla fronte una torcia accesa per far capire quanto buio possa essere il buio”.

Cristina Giudici in una recensione ha scritto:

“Il melologo non circoscrive fatti, non esprime concetti o giudizi, ma restituisce i dolori e lo smarrimento di tutti gli attori coinvolti nella guerra, facendo ricorso alla dimensione spirituale che resta l’unica luce oltre il tunnel.

Quello vero, dove Hamas tiene gli ostaggi, quello immaginato dove si proiettano le anime di chi muore”.

L’Onyx Jazz Club, una delle più longeve associazioni sulla scena culturale materana ed iscritta all’Albo delle Associazioni culturali della Regione Basilicata dal 1988, ha festeggiato il 23 gennaio i suoi quarant’anni di attività.

Fondata da quattro amici uniti dalla passione del jazz, il suo nome trae origine dall’insegna di uno storico locale jazz di New York, che aprì nel 1927 al 35 West della 52ª Street della City.

L’Onyx si connota per un originale percorso che l’ha portata a sviluppare tre principali linee di azione: la programmazione di concerti, la formazione e la valorizzazione dei talenti locali, la produzione di dischi.

Promuove la lettura come piacere, capace di moltiplicare la curiosità verso il mondo e le sue innumerevoli storie, di sollecitare l’attenzione per l’altro e di consentire l’organizzazione, la realizzazione e la comunicazione di progetti e azioni sociali.

Nello specifico Onyx Libro rivolge una particolare attenzione al rapporto tra musica e libro favorendo lo scambio tra le due forme espressive attraverso attività laboratoriali, letture condivise e altri eventi.

Ecco le locandine degli appuntamenti.