Matera: Un’università internazionale nella città dei Sassi. Al via la raccolta firme

“UniBASTA!”: è questo lo slogan scelto da Volt Matera per lanciare la campagna di raccolta firme a sostegno di un’università internazionale nella città dei Sassi, attraverso l’istituzione di corsi di laurea condivisi con atenei di tutto il mondo.

L’iniziativa, che si svolgerà Sabato 8 e Domenica 9 Marzo in Piazza Vittorio Veneto, mira a sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessità di investire energie e progettualità per formare talenti locali e attrarre studenti e ricercatori da ogni angolo del pianeta.

I rappresentanti Volt spiegano:

Matera è stata penalizzata per troppo tempo.

Nonostante il suo status di Patrimonio UNESCO e il suo potenziale culturale e turistico, Matera continua a essere lasciata ai margini del sistema universitario italiano.

L’Unibas, quella che sarebbe dovuta essere l’università della Basilicata, ha scelto di concentrare le proprie risorse esclusivamente sul Polo di Potenza, abbandonando di fatto quello di Matera.

I dati del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e del Censis confermano il declino dell’ateneo, che sta compromettendo il futuro dei giovani lucani con grave dispendio di risorse economiche, unilateralmente dirottate.

“Matera non è una città-museo. Una città viva, che vuole crescere”.

Con queste parole, lanciamo un appello alla mobilitazione.

Vogliamo un’università che guardi al futuro, un’università che permetta ai nostri ragazzi di studiare qui, senza dover emigrare, e che porti a Matera studenti e ricercatori da tutto il mondo.

Per questo chiediamo corsi di laurea condivisi con atenei internazionali, per trasformare la nostra città in un hub culturale e accademico di livello globale.

L’appuntamento in piazza.

L’8 e 9 marzo, i volontari di Volt Matera saranno in Piazza Vittorio Veneto per raccogliere firme e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di questa battaglia.

È ora di organizzarci da soli perché Matera non chiede elemosine.

Matera merita molto di più.”

Ecco la locandina della raccolta firme.