Si è tenuto oggi un nuovo incontro in provincia con Regione, Consorzio di Bonifica, Ass. di pesca sportiva e il comune di Matera per prendere in considerazione tutte le criticità riguardanti l’Oasi di San Giuliano.
Lo annuncia Domenico Bennardi, Sindaco di Matera, che scrive:
“Oggi ho convocato un nuovo incontro in Provincia che rimane l’ente gestore e con la presenza della Regione attraverso l’assessore Latronico, il Consorzio di Bonifica e le associazioni Lenza club San Giuliano e Matera Carp Team.
Insieme a me c’era anche l’Assessore all’ambiente Digilio, il Presidente Marrese e i Consiglieri della Provincia Alba e Pilato.
Abbiamo di nuovo fatto un punto delle maggiori criticità e della necessità di accelerare sul Piano di Gestione per una riserva naturale bellissima quale è quella di San Giuliano con faune rare e vulnerabili, il CRAS che necessita di sostegno, l’area ex Oasi WWF che richiede una gestione dinamica e un consorzio di bonifica che programmerà interventi per la messa in sicurezza degli alberi caduti.
Il Comune di Matera, come quelli limitrofi presenti in delega, sono a disposizione per un sistema di raccolta rifiuti ma occorrono risorse extra, essendo area extra urbana, la Provincia si è detta disponibile per un piano di comunicazione e segnaletica ma sempre con la necessità di un aiuto da parte della Regione.
La disponibilità dell’Assessore Regionale c’è, ora attendiamo che si proceda con atti amministrativi che permettano di valorizzare e manutenere finalmente un’area bellissima ma fragile e meta di viaggiatori e cittadini.
L’Assessore Regionale si è impegnato a reperire le risorse necessarie per dei progetti di valorizzazione, recupero e messa in sicurezza che saranno redatti con la collaborazione degli enti locali sul territorio.
Confido che il clima di grande sinergia di oggi possa determinare finalmente un punto zero, come abbiamo detto al tavolo per cambiare rotta e riqualificare tutta quell’area.
Subito dopo San Giuliano occorrerà che Comune, Provincia e Regione si prendano cura anche di Timmari, dei Calanchi e di tutte quelle aree rurali bellissime ma spesso abbandonate.”