“L’amministrazione Bennardi deve imparare a dialogare per il bene della città.
Perché non c’è apertura sul destino della città?
Questa amministrazione non può chiudere Matera in un periodo di nichilismo”.
È quanto dichiara il segretario cittadino del Partito Democratico di Matera, Luigi Gravela il qualche giudica negativa la mancanza di prospettiva e di visione della città dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Bennardi.
“Da tempo il Partito Democratico di Matera ed il suo gruppo consiliare chiede a questa amministrazione comunale di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per poter iniziare a dialogare con la città, con le forze politiche, con le forze sociali e imprenditoriali del Piano Strategico della città.
Capire dove va la città, e dove vogliamo portarla, convolgendo le altre forze politiche e quelle sociali, a nostro avviso è fondamentale coinvolgere per ricevere un contributo indispensabile ai fini del lavoro di redazione che dovranno predisporre i professionisti sul nuovo piano strutturale.
È necessario, dopo l’anno da capitale, la pandemia e con una guerra in atto in Europa, capire quali sono le ambizioni della città, magari partendo da quanto di buono è stato fatto a Matera negli ultimi 10 anni.
L’impressione che ricaviamo dall’attività della giunta è che si voglia imporre in modo subdolo la propria visione di città.
Abbiamo bisogno di confrontarci e di trovare momenti di discussione che ci permettano di dialogare sul futuro della comunità per comprendere dove vogliamo arrivare e quali sono le strade da percorrere.
Solo così potremo arrivare a ideare il nuovo strumento urbanistico, da intendere come un’opportunità per ridisegnare la città e non come semplice adempimento burocratico per individuare nuove aree dove costruire.
Noi siamo a disposizione della gente che vuole continuare a confrontarsi, anche in maniera accesa, ma sempre per il bene della città.
Vogliamo continuare ad avere un sogno e una visione per Matera, lavorando sulle esigenze dei cittadini e non degli amministratori, o peggio ancora di una parte degli amministratori che affida questo sogno a dei professionisti esterni.
Per queste ragioni nelle prossime settimane ci proponiamo di attivare un percorso di coinvolgimento finalizzato alla elaborazione di un contributo alla discussione in città sia per il piano strategico che per il piano strutturale”.