Antonio Materdomini, portavoce M5S Matera, in una nota dichiara:
“A otto mesi di distanza è stata ripresentata un’interrogazione al Sindaco sul futuro del ‘Casino Padula’.
Dopo le risposte evasive e insoddisfacenti ricevute in consiglio il 20 05 2019, e soprattutto perché oramai il 2019 è terminato, vogliamo capire quale sarà il futuro dell’immobile sito nel rione Agna.
Con delibera di giunta, infatti, questa amministrazione decideva ‘di concedere in comodato d’uso gratuito, in via provvisoria e per mesi 6 decorrenti dall’ 1.12.2017 e sino all’ 1.07.2018, alla Fondazione Matera–Basilicata 2019, i locali del complesso Centro Polifunzionale del Quartiere sito nel Rione Agna’; siamo a gennaio 2020 e ci chiediamo chi attualmente utilizzi l’immobile e per quali fini.
Inoltre ancora oggi un’importante superficie dell’area annessa al fabbricato risulta essere inaccessibile, delimitata da una recinzione poco visibile e pericolosa specialmente per i bambini; anomalia segnalata ufficialmente nella seduta di consiglio del maggio 2019.
Cosa ha fatto in questi mesi il comune per rientrare in possesso di un’area che potrebbe essere a servizio dell’intero quartiere e dei cittadini?
Quali sono le intenzioni di questa amministrazione in merito al futuro di Casino Padula?
Come mai non viene pubblicato il bando per la futura gestione in modo da poter utilizzare finalmente lo stabile per la finalità inserita nel progetto iniziale?
Le periferie della città sono tristemente abbandonate a se stesse, al contrario di quanto annunciato dal sindaco in campagna elettorale, e proprio dalle periferie arrivano segnalazioni continue di disagi e insoddisfazione da parte dei cittadini materani.
Questa volta ci attendiamo risposte certe e precise da parte dell’amministrazione, così come le attendono i cittadini del rione Agna Le Piane, perché il Casino Padula deve essere restituito al più presto alla collettività, prevedendo immediatamente la pubblicazione del bando consentendo a tutta la cittadinanza di poter usufruire di questo contenitore e non soltanto a pochi ‘eletti'”.