Pietro Simonetti (Ministero del Lavoro-Tavolo Anticaporalato) denuncia una situazione grave che si sta perpetuando da mesi ormai.
Riguarda il Centro di accoglienza provvisorio stagionale nel Metapontino non ancora finito.
A causa di questo, i lavoratori sono ancora sotto i ponti e nei ruderi.
Simonetti chiede che il Prefetto di Matera e la Regione intervengano.
Ecco la denuncia nella nota integrale:
“Sono trascorsi sette mesi dalla pubblicazione dell’avviso effettuato dalla Regione Basilicata, con le risorse del Suprime Italia assicurate dalla UE, per garantire 220 posti letto e servizi per il lavoratori stagionali migranti nell’area metapontina.
Dopo l’assegnazione alla Coop Polis delle attività relative alla struttura ricettiva, sulla base di tre proposte, un albergo a Metaponto (MT), un immobile a Bernalda (MT), una struttura ricettiva a Pisticci (MT), la stessa non dispone, per la contrattualizzazione dei siti.
Nel contempo la stessa Coop ha iniziato le attività antiCovid previste in altro avviso.
L’ARCI che ha vinto il bando per il trasporto con navette ed altri servizi non sa dove trasportare ed erogare servizi per le inadempienze della Polis.
Sembra una vicenda fantasiosa o comica di uno sceneggiatore in preda a nuove creatività.
No, invece è la realtà che si consuma da mesi a scapito di lavoratori e lavoratrici che in questo ultimo anno lavorando con il Covid hanno assicurato la catena alimentare.
Parliamo di centinaia di migranti ora sotto i ponti oppure residenti in ruderi del Metapontino, una parte dei 15.000 assunti nel 2020 nell’area che ogni giorno, in mobilita anche dalle altre regioni sostengono il sistema agroalimentare.
In questi ultimi mesi ho illustrato di persona al Prefetto di Matera i progetti Pon e Supreme nonché il Piano anticaporalato e gli altri per una spesa Ue di 18 milioni.
Lo stesso abbiamo fatto con altre parti istituzionali, quelle sociali e del Volontariato, le strutture incaricate di controllare ed intervenire.
Siamo a Marzo il tempo delle prime raccolte e degli interventi per garantire uno posto decente e diritti a chi lavora e reddito alle imprese.
E’difficile capire per gli inadempienti e autorità preposte che il tempo sta per scadere per l’uso dei finanziamenti UE, la tutela del lavoro, l’attuazione dei progetti per portare avanti la lotta contro il caporalato?”.