L’emergenza cinghiali e le soluzioni messe già in campo per risolverla sono state al centro di un incontro pubblico organizzato a Montalbano Jonico, da Gioventù nazionale e da Fratelli d’Italia e moderato dal presidente regionale di Gn, Michele Giordano.
“Un momento molto proficuo di ascolto e confronto tra agricoltori e cacciatori locali, al quale sono intervenuti:
- Rocco Tauro, dell’assemblea nazionale di FdI,
- Carlo Giglio, del Dipartimento Ambiente della Regione,
- Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di FdI,
- Aldo Mattia, deputato di FdI,
- Gianni Rosa senatore di FdI,
- Cosimo Latronico, assessore regionale all’Ambiente”.
Ha così spiegato Mattia:
“Quella dei cinghiali è senza dubbio una emergenza, ma il Governo Meloni con le modifiche apportate alla legge 157 del 1993 e su azione diretta del ministro Lollobrigida ha dato un importante impulso affinchè venga risolta.
Il nuovo art. 19 ter, dà la possibilità alle Regioni di derogare alle vecchie normative e finalmente si possono attuare i piani di cattura e abbattimento anche nelle aree protette.
Un piano quinquennale che se attuato immediatamente vedrà una drastica riduzione del numero di questi ungulati fermo restando che si deve cominciare a studiare come trovare una soluzione di eradicamento di questa specie animale, lavorando per reinserire la specie del cinghiale italico, al fine anche di rispettare la nobile arte della caccia”.
Mattia, che è anche capogruppo di FdI in Commissione Ambiente, Territorio, Infrastrutture e Lavori pubblici infine, ha esortato l’assessore regionale all’Ambiente Latronico e il governatore lucani Bardi nella sua funzione di assessore ad interim dell’Agricoltura, “ad attivare velocemente i piani di cattura e abbattimento, altrimenti si renderebbe vano il lavoro fatto presso il consiglio dei ministri e dalla maggioranza del Parlamento e del centrodestra tutto”.