“Primum vivere deinde philosophari, dicevano gli antichi latini, ovvero è necessario vivere le vicende e i problemi, conoscerli profondamente, e solo dopo sentenziare e lanciare slogan poco consoni sulla città di Matera”.
E’ quanto afferma l’assessore alle infrastrutture e mobilità, Donatella Merra, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Braia sul servizio navetta Matera – Bari Aeroporto.
Osserva Merra:
“Le 10 navette Matera Bari di competenza lucana sono finanziate con Fondi CIS Matera 2019 e svolte dal Gestore del contratto di servizio TPL della Provincia di Matera quale estendimento contrattuale.
Come tale quindi le stesse saranno prorogate come tutti gli altri servizi di trasporto regionale.
Si tratta di dieci navette, di cui tre finanziate con fondi regionali.
Fondi regionali che non vengono confermati per la tua amata Matera dal lontano 2017 e che invece questo governo regionale si è impegnato a rifinanziare.
E’ assurdo e scandaloso lanciare queste segnalazioni di allarme, proprio nel momento in cui si sta cercando di mettere ordine nel settore del trasporto pubblico locale violentato da anni.
E’ vergognoso appellare come inadeguato chi, con massimo rigore e senso di responsabilità, ha messo a nudo i problemi di questo settore, senza proclami, senza inutili esternazioni pubbliche ed affrontando a testa bassa le criticità incancrenite di un servizio pubblico essenziale”.
Il consigliere regionale Luca Braia, Avanti Basilicata/Italia Viva, in risposta a Merra precisa:
“L’amore per la mia regione è ciò che contraddistingue il mio agire e mi spinge a conoscere profondamente i problemi, lavorare con responsabilità su tutti i fronti per proporre e trovare soluzioni.
Altro che patriottismo redivivo: proprio alla Merra avevo chiesto a ottobre in Commissione di garantire i fondi regionali e di coordinare le azioni tra Provincia e Regione in quanto collegate e connesse alla proroga.
Dalla lettera di Cotrab, a 27 ore dalla scadenza, si evidenziava proprio che l’impegno preso non era stato rispettato.
E allora, a otto mesi di distanza, possiamo tranquillamente affermare che, dopo tanti annunci e invettive sul passato, la montagna ha partorito il topolino, se è vero che da una proposta di legge di proroga a 24 mesi e dall’annuncio dei piani dei bacini in approvazione e delle gare d’appalto ormai prossime, siamo prima passati a una proposta di legge per proroga di 24 mesi e arrivati, a suon di emendamenti e reindirizzamenti vari, a una misera proroga di 4 mesi.
Credevamo che, almeno, avesse raggiunto un’intesa con i sindacati e, invece, anche in questo frangente, nulla.
Preferire una proposta di legge da parte dei consiglieri piuttosto che un disegno di legge denota una visibile non volontà di assumersi direttamente le responsabilità della Giunta regionale tutta.
Ognuno difenda le comunità in cui vive e che rappresenta, come ho fatto sino a oggi per Matera da materano, così come per ogni altro Comune di Basilicata quando è necessario (sia da Assessore che da Consigliere) e doveroso nei confronti di tutti i cittadini e le cittadine lucane che rappresentiamo.
Il dovere del consigliere di opposizione è quello di vigilare, controllare e proporre.
Averlo fatto dopo la pubblicazione e diffusione dell’invio della lettera di Cotrab venerdì scorso, datata 29 novembre, mi ha visto poi sollecitare e spingere tutti gli attori coinvolti a vario titolo (Comune, Provincia e Regione) a trovare o, quantomeno, accelerare una soluzione per tutelare e proteggere i servizi della mia città.
Un ambito sul quale, sarò ancora più convinto e determinato nel portare avanti le battaglie. I timori della comunità materana, che tocca a questa Giunta smentire, di vivere un post 2019 con questo nuovo Governo di centro destra a trazione leghista che abbia uno strabismo rivolto verso Potenza, sono tanti.
Ad esempio il Capodanno che chiude il 2019 che passa dall’area materana a Potenza la criticità irrisolta dell’Ospedale Madonna delle Grazie e il silenzio assordante sul futuro di Matera a partire dal 2020 dopo tutto il lavoro fatto.
E ancora, non si parla del finanziamento degli sfollati a Irsina e Pomarico oppure del perché si destinino 250 mila euro per non si comprende quale promozione di Potenza.
Questioni che, insieme a molte altre, sono qualcosa di più di un campanello di allarme per la collettività lucana.
Il sottoscritto non fa proclami e mai ha fatto del campanile cittadino una sua bandiera, anche se bisogna convivere con l’idea che sia Matera a trainare negli ultimi anni il riscatto della Basilicata in Italia e nel mondo.
Verifichi, l’assessore Merra, la posizione avuta sul ‘Salva Potenza’ che ha destinato 25 milioni di euro alla città in default finanziario e come per quattro anni sono state gestite le politiche agricole.
Sono proprio le aree interne e quelle del potentino ad avere avuto le risposte principali in termini di risorse ad esse dedicate.
Solo dopo, come già ho scritto, del profondo significato della parola ‘responsabilità’ istituzionale ne potremo riparlare”.