Continua a presentarsi pieno di sorprese a Bernalda il programma di quest’anno in onore di San Bernardino da Siena.
L’evento come oggi lo si può ammirare ha il suo inizio nel 1976 riprendendo e valorizzando antiche pratiche della tradizione bernaldese.
Ma i festeggiamenti in onore di San Bernardino da Siena in Bernalda e la devozione sono radicati nella cultura religiosa, sociale ed economica della comunità bernaldese.
La manifestazione si svolge su larga parte del territorio comunale.
Piazza San Bernardino, cuore pulsante del centro storico, dove insistono la Chiesa Matrice e il Castello medievale, è la cornice dove si svolgono diverse rappresentazioni dell’evento come l’inginocchiamento del vitellino fedele ai piedi di San Bernardino, la rievocazione dell’arrivo del Re Carlo III di Borbone in città e l’omaggio al Santo, il bacio della Reliquia di San Bernardino da parte dei fedeli in chiesa Madre.
Il lungo Corteo storico percorre interamente Corso Italia e Corso Umberto I per circa 1,5 km coinvolgendo quindi tutto il tessuto urbano di Bernalda, cosi come la cavalcata dei cavalieri di Bernalda che già secoli fa si sfidavano in corse equestri lungo tutta la direttrice che va da un’estremità all’altra del paese ovvero dalla chiesa dedicata a San Donato, antico protettore di Camarda, fino al castello Medievale.
Il chiostro del Convento di Sant’Antonio, oggi sede del Municipio, è teatro dell’incontro fra le delegazioni dei comuni gemellati dove si rinnovano l’amicizia e la collaborazione fra le amministrazioni comunali.
Le aree tematiche identificative della Festa di San Bernardino e il Corteo storico sono quella religiosa (con le processioni del Santo, del Trigramma, del Carro Trionfale), civile (con lo scambio di doni con le delegazioni della città gemellate di Siena, L’Aquila, Massa Marittima e Mirabella Eclano e la presenza dei gonfaloni delle Provincie Lucane e di numerosi comuni viciniori), storica (con la rievocazione dell’arrivo del Re Carlo III di Borbone e il Corteo Storico raffigurato da numerosi gruppi storici provenienti dalle città gemellate e di altre città), demoetnoantropologiche (con la cavalcata dei cavalieri bernaldesi e ormai anche di città vicine, antico retaggio delle disfide avvenute nei secoli scorsi) e artistiche (con esibizioni musicali, di concerti bandistici in cassarmonica e con raffigurazioni sacre opera dei “madonnari”).
La reliquia di San Bernardino, consistente in un osso del dito del Santo, oggetto di devozione e del tradizionale bacio, è ancora oggi un segno di unità culturale dei bernadesi.
E’ proprio in onore dei festeggiamenti che questa sera dalle ore 21:00 in viale della Resistenza a Bernalda si terrà il concerto di Michele Zarrillo.
Autore di canzoni indimenticabili della musica italiana come “Una rosa blu” del 1982, “Cinque giorni” del 1994 e “L’elefante e la farfalla” del 1996, è nato a Roma ma ha sangue lucano e precisamente di Rionero, città di origine di suo padre, mentre la madre è del salernitano.
Ci sarete per cantare insieme a lui?