Da un po’ di giorni è in atto la polemica sul nome della biblioteca del Comune di Tricarico (MT).
Il sindaco, Antonio Melfi, insieme all’amministrazione comunale ha deciso di dedicare l’edificio in questione a Laura Battista, poetessa potentina dell’Ottocento, morta proprio a Tricarico (1884).
I cittadini non ci stanno e chiedono di non “cancellare la memoria di Rocco Scotellaro“, personaggio simbolo del paese, nonchè sindaco socialista e poeta della libertà contadina.
Il sindaco ha già fatto sapere che la biblioteca era priva di nome, quindi che nessuno sta cancellando la memoria del poeta, dato che la struttura non è mai stata dedicata ad egli.
Ma questo non è bastato a placare la polemica, infatti, Paolo Saggese (direttore scientifico) e Giuseppe Iuliano (presidente) del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud hanno scritto una lettera aperta:
“Non è qui il caso di stabilire sulla bilancia quale dei due poeti sia più degno di tale intitolazione e il fatto che esista un Centro studi o di documentazione intitolato a Rocco non rende meccanicamente incompatibile l’intitolazione a Scotellaro di una Biblioteca.
La questione è ben altra.
A nostro modesto parere l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto semplicemente confermare, qualora ve ne fosse stato bisogno, l’intitolazione della Biblioteca ad un giovane morto a trent’anni dopo aver dedicato le sue energie migliori al progresso di Tricarico, della Basilicata, del Sud, dopo aver subito l’onta di un’ingiusta persecuzione politica, dopo aver espresso in poesie sublimi l’ansia, la speranza, il sogno di un Mezzogiorno nuovo”.
Sulla questione è intervenuto anche l’attore lucano Ulderico Pesce, noto per il suo lavoro teatrale dedicato alla figura di Rocco Scotellaro, che ha scritto al sindaco di Tricarico:
“Gentile Sindaco Melfi,
oggi più che mai, in Basilicata e nell’Italia tutta, tocca salvaguardare e far conoscere Rocco Scotellaro, che deve rappresentare un modello di vita per la passione che lo ha animato; un esempio politico per la serietà con cui ha operato in difesa dei più deboli; un baluardo poetico per come ha saputo interpretare e divulgare le radici prime del nostro popolo.
Gentile Sindaco, ci conosciamo da una ventina di anni, a volte il nostro confronto è stato duro, altre volte anche piacevole e serio.
Lei, come Sindaco di Tricarico, ha un compito importante: “salvaguardare e potenziare la figura di Scotellaro” in questi “anni bui”. Sono sicuro che lei questo compito potrà interpretarlo nel migliore dei modi come hanno già fatto i suoi predecessori. Le chiedo di ripristinare l’intitolazione della Biblioteca Comunale al nostro Rocco.
Amava i libri e la letteratura.
La letteratura popolare.
L’istruzione pubblica.
Quale posto migliore da intitolare a lui se non un luogo pieno di libri?
La prego, senza alcuna polemica, di dare alle cose il posto e il nome che meritano.
Oggi Tricarico ha bisogno di pace.
Impariamo a chiudere le campagne elettorali il giorno dello spoglio dei voti.
Oggi lei è il Sindaco di tutti.
Custode della memoria di tutti i tricaricesi.
E poiché amo Scotellaro sopra ogni cosa, è anche il mio Sindaco.
Oggi a Tricarico, le energie migliori di tutti gli schieramenti politici e della società civile, devono darsi da fare per restituire, con un’azione comune, la centralità che merita un paese straordinario per storia e bellezza”.
Voi a chi dedichereste la biblioteca di Tricarico?