“Cresce il rischio di indigenza in Italia, soprattutto per bambini e lavoratori.
La provincia di Matera segue il trend nazionale, la situazione a gran rischio si complica”.
Sottolinea con forza, in un comunicato, le difficoltà del ‘suo’ territorio Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera:
“non c’è da girarci intorno.
All’impoverimento ed al degrado che sta investendo la Provincia di Matera, bisogna rispondere invertendo le tendenze in atto ed affermare il diritto al lavoro, alla formazione, alla sicurezza, alla salute: nel territorio materano una famiglia su 5 vive in situazione di disagio economico.
Sono alcuni degli aspetti che più spiccano nell’ampio di una ricerca Ugl.
Questo campanello d’allarme va analizzato attentamente perchè sicuramente si nasconde un lato sociale preoccupante.
Parliamo di una provincia colpita da spopolamento e povertà, appartenente ad una Basilicata non più isola felice del Mezzogiorno.
È uno scenario drammatico che se si incrocia di pari passo con i dati sulla povertà in un’emergenza che riguarda 35mila famiglie lucane: troppi nuclei materani sono al lastrico, l’agricoltura è in ginocchio.
La grave pandemia, il dilagante dramma da Covid-19, la guerra in atto, il lievitare alle stelle dei prezzi al consumo hanno messo in ginocchio il territorio di Matera.
Ora c’è bisogno di scelte urgenti per favorire una fase di crescita e di sviluppo, ed è dovere di tutti favorirle.
Il settore industriale è fortemente indebolito dalla crisi.
Nel corso di questi anni si è assistito ad una vera e propria decadenza di fabbriche e questa tendenza è stata abbastanza generalizzata per tutta la provincia: il fenomeno non ha riguardato solo le piccole e piccolissime aziende, ma anche aziende di medie dimensioni.
Accanto alle difficoltà storiche, i comuni del materano registrano un fattore di arretratezza in più determinato da una politica nazionale che è stata incapace di produrre un progetto di sviluppo e di valorizzare delle risorse locali.
Per tali ragioni l’Ugl rivendica una politica di coordinamento e integrazione delle risorse finalizzata a creare lavoro ed a difendere il lavoro che c’è.
Il materano non ha bisogno d’interventi estemporanei che creano solo nuove forme di precariato: è necessario che la spesa si concentri su progetti e produca lavoro buono.
Nel 2022 migliaia di famiglie materane hanno vissuto senza alcun reddito, la disoccupazione ha raggiunto cifre agghiaccianti.
Sulla crisi che ha ormai travolto tutto il nostro territorio non possiamo ancora stare fermi: occorre risollevare l’economia, è evidente che per Matera e per tutto quanto il sud la crisi si è manifestata in maniera più drammatica.
La zona del materano congiuntamente a quella di Scanzano e Policoro negli ultimi anni ha registrato un PIL elevato nel settore ricettivo, ma purtroppo con il subentrare del Covid siamo ritornati a circa 60 anni indietro con grave penalizzazione del settore produttivo.
Il territorio materano-ionico-metapontino ha le risorse e le capacità per uscire da questo gap sfruttando tutte le iniziative che si possono mettere in campo.
L’auspicio dell’Ugl Matera è quello di poter incontrare presto i parlamentari eletti per poter guardare insieme al futuro di questo grande territorio, con spirito di massima disponibilità e collaborazione, nell’interesse generale della comunità, del territorio e della Basilicata rimarcando che non c’è altro tempo da perdere”.