“E’ riduttivo scrivere: nella totale indifferenza di tutte e sei le amministrazioni senza prima verificare quello che si dice”.
Questo il pensiero del sindaco Francesco Auletta in risposta ad un comunicato stampa della Fit Cisl a firma del segretario Sebastiano Colucci riguardo alla vertenza dei lavoratori di Progetto Ambiente dei comuni dove il Comune di Salandra è capofila.
La vertenza riguarda i lavoratori che da alcuni mesi non percepiscono le spettanze e a riguardo Auletta afferma:
“Non è certo mia intenzione polemizzare con il sindacato, ma per giustizia di cronaca e, nell’utilizzo dei termini esatti è necessario fare chiarezza se insieme si vuole raggiungere l’obiettivo comune, cioè la difesa dei diritti e la tutela della cosa pubblica.
Leggere la parola indifferenti sulla stampa con valore di accusa generica rispetto ad uno stato di inerzia dei sindaci o, peggio ancora ipotizzare una complicità, mette fuori binario l’eccellente lavoro che svolge il sindacato quotidianamente in ogni settore per la difesa della categoria dei lavoratori.
Sono ben lieto di ospitare la Fit- Cisl nel comune del quale io sono rappresentate per far visionare tutta la documentazione istituzionale prodotta non solo nei confronti dell’Ente capofila mettendo in risalto le negatività della gestione, ma anche le inadempienze della ditta appaltatrice, per poi proseguire fino ad una serie di segnalazioni anche agli organi di controllo superiore, quali sua eccellenza il Prefetto di Matera.
Il comune di Garaguso o attraverso il suo sindaco o nella figura del vicesindaco, ha sempre partecipato alle convocazioni delle riunioni indette dalla Prefettura, non vedo dunque dove la Fit Cisl ha riscontrato l’indifferenza.
Entrando nei dettagli, dalla Pec del Comune di Garaguso è partita la prima segnalazione circa il debito di 1.300.000 vantato da Progetto Ambiente al quale il comune capofila non ha fatto nessuna opposizione, anzi ha fatto decadere i termini, rendendolo esecutivo.
Gli operai dei rispettivi comuni lo sanno che non possono certo pretendere dal proprio sindaco e chiedere al comune capofila così come avvenuto fino ad oggi.
Da Garaguso è sempre partita la proposta di dare la possibilità ad ogni singolo comune di pagare i propri concittadini che operano con questa azienda, ma a questa proposta devono poi corrispondere gli atti consequenziali, le applicazioni del contratto, noi effettuiamo regolarmente i pagamenti al comune capofila così come prevede il contratto e diversamente non possiamo fare altro se non ottemperare alle regole amministrative.
Il sindacato invece che agire frettolosamente in giudizi sull’operato degli altri, a mio avviso poteva trovare in noi sindaci un alleato forte tanto da poter chiedere insieme alla Regione Basilicata di intervenire in un cambio di gestione dal momento che l’attuale comune capofila sta incontrando e dimostrando incapacità e illegalità nella gestione , atteso che non pagare i lavoratori nonostante tutti gli altri comuni mensilmente versano la propria quota è un reato”.