NELLA NOSTRA REGIONE 3800 CHILOMETRI DI STRADE E 140 SCUOLE DA ANNI SENZA SOLDI. L’EMERGENZA

Una lettera appello, firmata all’unanimità dal Comitato direttivo nazionale Upi, in rappresentanza di tutte le Province italiane, inviata ai Capigruppo della Camera dei Deputati per sottolineare la necessità di trovare lo spazio in manovra per interventi sui servizi essenziali: dalla messa in sicurezza delle strade provinciali alla gestione delle scuole superiori.

L’appello è stato inviato in vista dell’inizio della discussione della manovra alla Commissione Bilancio della Camera, per chiedere risposte su misure – scrivono i Presidenti – “che non sono a favore di una istituzione, di un territorio, di una rappresentanza di interessi di categoria: sono per l’insieme delle comunità. Risposte cui il Parlamento, caduto ormai ogni alibi, deve far fronte nella Legge di bilancio 2018 e la cui soluzione è assegnata al senso di responsabilità che voi deputati saprete mostrare”.

Nel testo, che il Presidente dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi ha inviato a tutti i deputati lucani, si sottolinea che per la Basilicata stiamo parlando di circa 3800 chilometri di strade provinciali, da almeno 3 anni senza risorse per la manutenzione ordinaria. Stiamo chiedendo, inoltre, risorse per circa 140 edifici scolastici e palestre che accolgono più di 30 mila ragazzi e ragazze e per i quali non si riesce a sostenere le spese per il riscaldamento e per interventi di manutenzione.

I Presidenti scrivono:

“Emergenze nazionali e non particolariste che ogni giorno incidono sulla qualità della vita e sulla stessa sicurezza dei nostri cittadini, che su questi temi ci interrogano e ci chiedono risposte.

Diritti essenziali che sono messi a rischio perché alle Province è stato imposto tre anni fa un contributo alla finanza pubblica iniquo e insostenibile, nonostante siano state le istituzioni più virtuose nell’operare una rigorosa spending review tagliando la spesa inutile, come certificato dal recente rapporto del Ministero dell’economia”.

La lettera chiude ricordando che queste richieste debbono essere considerate priorità nazionale perché rispondono ad una emergenza che interessa tutto il Paese, non semplicemente un territorio o una categoria di interessi.

Valluzzi conclude:

“Rispondono ad un mandato che coinvolge noi, come Sindaci e Presidenti di Provincia chiamati ad amministrare città e territori, quanto Voi come Parlamentari, chiamati ad operare responsabilmente per il bene e l’interesse del Paese”.