Nicola Lista comunica le sue dimissioni da ogni incarico del Movimento Noi con Salvini per posizioni discordanti riguardo alle modalità di azione politica.
Questa la nota contenente la dichiarazione completa:
“Troppe ed incolmabili le distanze che mi frappongono alle linee programmatiche del Movimento Noi con Salvini: completamente snaturata la matrice identitaria e culturale del progetto politico qui in Basilicata anche, con la nascita della Lega; incoerente e contrastante con la sua natura democratica e plurale, nonché con un indispensabile spirito di collettività, la gestione troppo leaderistica e personalistica; incomprensibile la scelta di non voler coltivare, pur a fronte di innegabili difficoltà, per un nuovo progetto del tutto disatteso, nonostante la costante retorica pre e post elettorale, l’obiettivo del rinnovamento della classe politica e dei suoi metodi, oggi più che mai piegati a logiche clientelari e a rigidi rapporti di forza interni.
Gli atteggiamenti e le parole del segretario nazionale dimostrano che non vi è interesse a coltivare alcuna forma di dialogo e di confronto qui in Basilicata, tant’è che in questo momento di confusione politica qui in Basilicata, dove la presenza del Segretario Nazionale della Lega ci avrebbe incoraggiato, invece ha deciso di non venire nel nostro territorio Lucano, ma si è molto speso per quello Pugliese, come per dire: della Basilicata non me ne frega niente, lasciamola alle sinistre, né che siano state minimamente comprese le ragioni di malessere e disaffezione che sono state denunciate con estrema chiarezza.
Non intravedo alcun cambiamento di rotta, se non quello, ancor meno comprensibile, di inseguire i populismi sul proprio stesso terreno, con posizioni spesso spiacevolmente demagogiche quando non del tutto contrarie all’identità di un’autentica forza democratica, solidale e progressista.
Non è questo il partito Lega che immaginavo, e non è questo tutto il centro destra che immaginavamo, non è questo il movimento Noi con Salvini per il quale mi sono (ci siamo) impegnato (i).
Per questo la mia attività politica proseguirà nelle forme che riterrò più opportune e utili per la ricostruzione ed il rilancio di un Movimento Autonomo in Basilicata, di un progetto comune che costruisca le basi per un nuovo campo democratico e riformista.
Non mi pare infatti che, al di là delle dichiarazioni rilasciate in questi mesi dal Segretario Nazionale, sia stata compresa appieno la complessità della sfida che attende in Basilicata: la sclerotizzazione del partito intorno al dibattito sulle candidature sta di fatto impedendo la costruzione di una proposta politica, aperta a tutti, credibile e vincente, con la quale sfidare le sinistre e i populismi: un progetto che sappia intercettare e dare risposte al malessere e al sentimento di disaffezione nei confronti della politica e delle istituzioni; una proposta che pur partendo dalle cose positive realizzate sappia offrire soluzioni nuove e una visione futura e moderna della nostra Basilicata; un progetto che riesca a coinvolgere la società civile, rimettendo in moto le tante forze positive della nostra comunità.
È una questione di metodo e di contenuti: pensare che tutto questo possa realizzarsi solo attraverso l’individuazione di candidature solo per riempire le liste o di una proposta calata dall’alto oltre che illusorio, sarebbe piuttosto controproducente.
Purtroppo la politica in Basilicata ancora una volta è fatta di ‘ladroni a casa nostra'”.