Oggi, alle prime luci del giorno, a Napoli, nel quartiere Scampia, a conclusione di complesse indagini, i Carabinieri di Matera, con il supporto, nella fase esecutiva, dei competenti locali Comandi territoriali dell’Arma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Matera, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 29enne.
Il reato contestato è quello di truffa ai danni di un’anziana donna (art. 110, 640, 61 n. 5 C.P.).
Il provvedimento di cattura con contestuale perquisizione è stato eseguito nel Comune di Napoli.
L’attività investigativa, condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Matera, nata in seguito al verificarsi negli ultimi mesi di alcuni episodi di raggiri ai danni di persone anziane nella provincia di Matera, ha permesso di individuare uno dei responsabili di una truffa consumata ai danni di una signora 84enne del posto.
In particolare il truffatore, V.E., 29enne napoletano, con la complicità di altre persone, allo stato non ancora identificate, in data 18 ottobre 2019, si era recato a Matera, presso l’abitazione dell’anziana donna, che era stata preventivamente contattata telefonicamente da uno sconosciuto, qualificatosi come avvocato del figlio, che le aveva riferito falsamente che il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale con la moto e che, al fine di fargli evitare spiacevoli conseguenze legali, avrebbe dovuto consegnare una somma di 7.000 euro a titolo di cauzione ad una persona di fiducia, che di lì a poco sarebbe passata per il ritiro.
All’anziana donna, che a tale richiesta aveva risposto al finto avvocato di non avere in casa denaro contante, le veniva richiesto di racimolare tutti i monili in oro che aveva in casa.
Successivamente, il 29enne napoletano si era presentato presso l’abitazione della vittima e si era fatto consegnare tutti i gioielli preziosi che nel frattempo la signora aveva raccolto.
La 84enne, si era accorta di essere stata raggirata solamente dopo che il ragazzo si era allontanato dalla casa, poiché, dopo essere riuscita a contattare il proprio figlio, aveva appreso dallo stesso che non era rimasto coinvolto in alcun incidente stradale e che stava bene.
Riguardo al modus operandi utilizzato dai truffatori, è da evidenziare il fatto che il “telefonista”, ovvero colui che aveva contattato la donna, al fine di impedirle di telefonare ai prossimi congiunti o comunque di chiedere eventuali interventi da parte delle forze di polizia, dopo che la vittima aveva terminato la conversazione telefonica, aveva tenuto la chiamata ancora attiva, in modo da mantenere occupata la linea telefonica.
Prima di contattare la signora 84enne, il “telefonista”, nell’arco di 2 ore, aveva provato a contattare e quindi a truffare altri 55 numeri fissi di Matera.
Le indagini inoltre hanno permesso di appurare che il 29enne napoletano, nella giornata del 18 ottobre 2019, si era recato a Matera a bordo di un’autovettura che, in seguito ad approfondimenti investigativi, è risultata essere intestata ad un suo parente, 22enne di Napoli, e che lo stesso veicolo era coperto da una polizza assicurativa R.C.A., irregolare, attivata online da un soggetto 39enne di Napoli, mediante l’utilizzo di documenti falsi e di dati inerenti un Autocaravan, proprietà di un 69enne della provincia di Venezia, all’oscuro di tutto.
Alla luce degli elementi di prova emersi, anche il 22enne ed il 39enne sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per concorso nei reati di falso ideologico e materiale.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, dr. Pietro Argentino e dal P.M. d.ssa Rosanna Maria De Fraia, mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P. d.ssa Angela Rosa Nettis.
L’arresto odierno, in esecuzione di provvedimento di custodia cautelare, costituisce un importante risultato nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno delle truffe, con particolare riguardo a quelle consumate ai danni di persone anziane, fattispecie delittuosa resa ancora più odiosa in considerazione del fatto che le vittime sono persone in età avanzata, che spesso vivono da sole, quindi in condizioni di vulnerabilità.