Il Comune di Nova Siri (MT), dopo l’intervento della Guardia di Finanza, sui fondi pubblici ottenuti per la realizzazione di un punto di approdo per barche da pesca, reputa opportuno fare alcuni chiarimenti.
Il Comune ritiene che si sia sparsa una notizia “lontana dalla verità” e quindi in una nota dichiara:
“Siamo sicuri che la magistratura e gli altri organi inquirenti che hanno condotto le indagini accerteranno le eventuali responsabilità in capo a chi ha commesso e/o omesso attività e provvedimenti in merito alla vicenda.
Si precisa che il Comune di Nova Siri si è già costituito parte civile nel processo in corso ed ha avviato un procedimento disciplinare interno a carico dell’inquisito.
Occorre, inoltre, precisare che l’opera in oggetto, finanziata interamente dalla Regione Basilicata, è stata completata per le lavorazioni relative alla messa in opera di:
- casetta dei pescatori;
- pavimentazione esterna;
- argano e pontile galleggiante;
- forniture della attrezzature (che sono visibili a chi si reca sul Lungomare).
Risulta inesatta, quindi, la definizione riportata di “opera inesistente”, “opera fantasma”.
Alcune di queste lavorazioni (pontile), inoltre, sono state danneggiate dalle mareggiate e quindi non attualmente presenti sul posto, poiché conservate in altri siti.
Da questo resoconto, quindi, le contestazioni e gli accertamenti riguardano una parte marginale e minima che ammonta a circa un quarto/quinto dell’intero investimento.
Così come erroneamente riportato nelle notizie di alcuni organi di stampa, non è stata fatta inoltre alcuna inaugurazione dell’opera, bensì solo attività di promozione della pesca e dei prodotti ittici da parte della regione Basilicata, con la presentazione del progetto complessivo finanziato”.