Si entra nel vivo della stagione della precompilata. L’11 maggio si sono aperti i termini per accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi.
Come fa sapere Confcommercio tra le novità di quest’anno anche la possibilità, a partire dal 20 aprile scorso, di delegare una persona di fiducia, sia online che in videocall, per gestire la propria dichiarazione.
Il 20 giugno scorso è stato invece l’ultimo giorno utile per annullare la dichiarazione già inviata.
Per l’anno d’imposta 2022, il Direttore dell’Agenzia ha approvato il modello 770/2023 che i sostituti d’imposta devono compilare per comunicare le ritenute operate nel 2022 in via telematica.
Il provvedimento del 6 febbraio 2023 (Approvazione dei modelli relativi ai redditi 2022 – in formato PDF) ha dato l’ok ai modelli: 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d’imposta, 730-2 per il CAF e per il professionista abilitato, 730-3, 730-4, 730-4 integrativo, oltre alla bolla per la consegna del modello 730-1, relativi la dichiarazione semplificata agli effetti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare entro la fine dell’anno. Tutte le istruzioni e le modalità di compilazione sono disponibili nel seguente documento pdf.
L’Agenzia ha anche pubblicato un altro provvedimento con le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione modello 770/2023, relativo all’anno di imposta 2022 (qui il formato in PDF).
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, nella Circolare n. 1 del 13 gennaio 2023 (testo integrale al seguente link pdf), alcuni chiarimenti sulla definizione agevolata degli avvisi bonari, le comunicazioni di irregolarità che segnalano errori materiali e di calcolo nella compilazione nella dichiarazione dei redditi. La misura fa parte della Legge di Bilancio 2023.
Sono stati inoltre pubblicati, sul sito dell’Agenzia, i modelli 2023 da utilizzare nella prossima campagna dichiarativa. Nello specifico sono disponibili i seguenti modelli: Redditi persone fisiche (fascicoli 1,2,3), Redditi società capitali, Redditi enti non commerciali, Redditi società di persone, Consolidato nazionale e mondiale e Irap.
Entro il 2 ottobre prossimo (solitamente il termine è il 30 settembre, ma quest’anno cade di sabato) i lavoratori dipendenti e i pensionati dovranno presentare il Modello 730/2023 per l’anno di imposta 2022.
Modello 730 precompilato
Il 730 è la dichiarazione dei redditi dedicato a lavoratori e lavoratrici dipendenti e pensionati. Dal 30 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una dichiarazione precompilata completa di alcuni dati, tra cui:
- spese sanitarie;
- spese universitarie;
- spese funebri;
- premi assicurativi;
- contributi previdenziali;
- bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e/o di riqualificazione energetica.
Dal 2 maggio le dichiarazioni precompilare sono consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Oltre al 730 sul sito dell’Agenzia è disponibile anche il modello Redditi persone fisiche precompilato. Per accedere ai documenti è necessaria un’identità SPID (Sistema pubblico dell’identità digitale) o CIE (carta d’identità elettronica) o una Carta nazionale dei servizi.
Il modello 730 può essere richiesto dai contribuenti che nel 2022 hanno percepito redditi:
- di lavoro dipendente e assimilati (per esempio contratti di lavoro a progetto);
- dei terreni e dei fabbricati;
- di capitale;
- di lavoro autonomo dove non è richiesta la partita Iva (come prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente);
- diversi (ad esempio, redditi di terreni e fabbricati situati all’estero);
- alcuni assoggettabili a tassazione separata (per esempio, i redditi percepiti dagli eredi, esclusi quelli fondiari, d’impresa e derivanti dall’esercizio di arti e professioni).
Possono presentare il modello 730, anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare un conguaglio, i contribuenti che nel 2022 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, di pensione e/o alcuni assimilati a quelli di lavoro dipendente e che nel 2023 non hanno un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio (per questi casi barrare la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”).
Dall’11 maggio si può accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi.
Il modello precompilato è composto da vari quadranti. Nel Quadro E (oneri e spese detraibili e oneri deducibili) vanno indicate:
- le spese detraibili;
- gli oneri deducibili.
Vediamole nel dettaglio
Spese detraibili
Sono le spese per i quali spetta una detrazione d’imposta, come ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione principale. la misura di queste agevolazioni varia a seconda del tipo di spesa. Riportiamo alcuni esempi:
- 19% per le spese sanitarie o per gli interessi passivi per il mutuo dell’abitazione principale;
- 35% per le erogazioni liberali in denaro a favore di Onlus, Aps e Ets.
Nei casi in cui l’imposta dovuta è inferiore alle detrazioni alle quali si ha diritto, la parte di detrazione non può essere rimborsata. Fanno eccezione:
- detrazioni su canoni di locazione;
- detrazioni per figli a carico.
Spese deducibili
Nel Quadro E vanno indicate anche le spese in grado di ridurre il reddito complessivo su cui calcolare l’imposta dovuta (da qui deduzioni), come ad esempio i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari, le erogazioni liberali a favore di enti no profit.
Annullare il 730 inviato
Il contribuente che ha già trasmesso la propria domanda e si accorge di aver compilato male il modello o che non ha presentato tutti gli elementi, avrà la possibilità di annullare la dichiarazione precedente e inviarne una nuova.
L’annullamento della domanda si potrà effettuare solo una volta. I dati inseriti in precedenza saranno cancellati e sarà di nuovo disponibile la dichiarazione precompilata nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate. L’invio del nuovo 730 potrà essere effettuato dopo 24/48 ore dall’annullamento.
Per annullare il modello lo stato della ricevuta dell’invio deve risultare con la dicitura “Elaborato”. Basterà poi accedere all’applicazione con le stesse credenziali per annullarla. Se sono stati compilati anche Redditi aggiuntivo o correttivo del 730 sarà necessario cancellare prima i dati inseriti, cliccando sul tasto “Ripristina”, nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”.
Con l’annullamento del 730 sarà rimosso in automatico anche il modello F24 eventualmente predisposto. Nella sezione “Ricevute” sarà anche possibile controllare e stampare le ricevute di annullamento.
Nei casi di dichiarazione congiunta l’annullamento potrà essere richiesto solo dal dichiarante.
Integrare o correggere la dichiarazione
Il 30 novembre prossimo sarà l’ultimo giorno utile per i contribuenti per inviare il modello Redditi aggiuntivo oppure Redditi correttivo.
Redditi aggiuntivo
Il modello Redditi aggiuntivo si presenta nel caso in cui il contribuente si accorge, dopo aver inviato la domanda del 730, di non aver inserito alcuni redditi percepiti nel 2022 tra cui:
- quelli soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva;
- plusvalenze di natura finanziaria o investimenti e attività finanziaria all’estero (quadri RM, RS, RT, RW).
Redditi correttivo
Se dopo l’invio del modello ci si accorge di aver dimenticato di inserire alcuni dati o di averli aggiunti in modo errato, sarà possibile presentare il modello Redditi correttivo sempre entro il 30 novembre. Dopo sarà possibile presentare solo quello integrativo.
Qualora la nuova dichiarazione comporti un credito maggiore o un debito minore si potrà chiedere eventualmente un rimborso. Al contrario in caso di minor credito o maggior debito, sarà necessario pagare l’imposta dovuta, gli interessi (calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera) e la sanzione ridotta, come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo n. 472/97.
Novità per i modelli 730 e Redditi persone fisiche
Per l’anno di imposta 2022 sono state introdotte alcune novità nelle dichiarazioni dei redditi. Le principali novità sono le seguenti:
- rimodulazione degli scaglioni di reddito
- ridefinizione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, pensione e per i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
A marzo 2022, con l’introduzione dell’Assegno unico universale per i figli a carico di età non superiore a 20 anni, è cambiata anche la disciplina delle detrazioni per carichi di famiglia e quindi anche il prospetto per la dichiarazione dei “Familiari a carico”.
Sono confermate anche le agevolazioni Superbonus 110%, Sismabonus ed Ecobonus per gli interventi sugli immobili.
Dal 20 aprile si potrà delegare le persone di fiducia, per gestire la propria dichiarazione, anche via web o videocall.
Un’iniziativa pensata per chi ha poca dimestichezza con funzionalità web o si trova impossibilitato a gestirle in prima persona. Queste due modalità si aggiungono a quelle già attive dal 2022: l’invio di una pec o la presentazione della richiesta presso un qualunque ufficio dell’Agenzia.
Dichiarazione precompilata: le scadenze del 2023
Tutte le date aggiornate e le scadenze per la dichiarazione dei redditi.
16 marzo – Certificazione unica 2023;
30 aprile – l’Agenzia mette a disposizione il modello 730 precompilato;
2 maggio – precompilate 2023 consultabili sul sito dell’Agenzia, visita la pagina dedicata alla dichiarazione annuale iva;
11 maggio – accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi;
17 maggio – si apre la possibilità, per una sola volta, di annullare la dichiarazione inviata;
20 giugno – ultimo giorno per annullare la dichiarazione precompilata;
24 luglio – i Caf e i professionisti abilitati devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni presentate dai contribuenti tra il 21 giugno e il 15 luglio e i relativi prospetti di liquidazione;
2 ottobre – termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il nuovo modello 730. Solitamente il termine ordinario viene fissato al 30 settembre, che quest’anno cade di sabato;
25 ottobre – ultimo data per presentare il modello 730 integrativo;
30 novembre – ultimo giorno per:
- presentare il modello dei Redditi precompilato e per l’invio del modello Redditi correttivo del 730;
- presentare il modello Redditi aggiuntivo del 730;
- per il versamento del secondo o unico acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d’imposta o con modello Redditi.