L‘assicurazione auto continua a essere molto cara nonostante un leggero ritocco al ribasso rispetto al mese precedente.
Come riporta today, infatti, secondo la consueta rilevazione dell’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, a settembre il prezzo medio dell’Rc auto si posiziona a 414 euro contro i 418 euro di agosto.
Ma l’aumento su base annua è del +6,8% in termini nominali (+6,1% in termini reali) contro il 6,7% registrato nel mese precedente (vedi foto sotto).
Un aumento “pari a quasi 10 volte il carovita”, sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. Ma quali sono le città con le polizze più e meno costose?
Dal monitoraggio mensile Ivass emerge che si registrano rincari in tutte le province italiane, compresi tra il +1,3% di Reggio Calabria e il +11% di Roma e Caltanissetta.
Sempre ampio il differenziale di premio tra Nord e Sud, di 261 euro tra Napoli e Aosta con un aumento del +6,3% su base annua e in riduzione del 40,5% rispetto allo stesso mese del 2014.
Nel dettaglio, Napoli e Prato sono le città più care, con un prezzo medio di 595 per la prima e 601 euro per la seconda.
La città più conveniente è Enna con una media di 294 euro, seguita da Potenza con 305 euro e Oristano con 309 euro.
“Prosegue la stangata per gli automobilisti italiani” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc) parlando di “rialzi lunari e ingiustificati.
Si tratta di un balzo pari a quasi 10 volte l’inflazione, che a settembre era pari allo 0,7%.
Bisogna tornare a 7 anni fa, ossia al settembre del 2017, per trovare un valore più alto, 415 euro”.
Il fatto che il premio sia sceso su base mensile è “l’unica consolazione”, ma non possiamo parlare di una buona notizia prima di verificare se sia o meno in atto “un’inversione di tendenza. Lo vedremo nei prossimi mesi”.
Poi Dona si concentra sul “dato anomalo” di Roma, che:
“continua a detenere il record dei rincari con l’11%, ex aequo con Caltanissetta. Da tempo chiediamo all’Antitrust di fare verifiche e indagini, anche considerando che, a differenza di Caltanissetta il premio è molto alto, pari a 483 euro, l’ottavo più alto d’Italia. Si tratta di capire se esistono intese restrittive della concorrenza o abusi di posizione dominante”.