“Melfi Capitale della Falconeria” (25 al 27 Ottobre).
Continua l’appuntamento intriso di storia e cultura, con i riflettori puntati sulla presentazione del “Mifam – Museo Internazionale della Falconeria di Melfi” e sul XXVI “Convegno e raduno nazionale di falconeria”.
Per il sindaco di Melfi, Livio Valvano:
“la Città delle Costituzioni emanate da Federico II di Svevia nel 1231 dà vita ad un evento culturale in cui la falconeria trova la sua casa accogliente, nei luoghi cari all’Imperatore svevo che hanno ispirato la sua nota e attualissima opera scientifica contenuta nel “De Arte Venandi Cum Avibus”.
Non si trattava e non si tratta di semplice diletto ma di una disciplina, di una cultura vissuta come vera e propria arte di governo per l’Imperatore e la sua corte, assistita da approfonditi studi interpretati con metodo scientifico”.
L’evento è promosso dal Comune di Melfi, dall’associazione falconieri del Melfese “Nino Laviano”, dal “Gruppo falconieri di Melfi “De Arte Venandi”, in collaborazione con la Regione Basilicata, l’Apt, il Ministero per i beni e le attività culturali e la Federazione fra le società filateliche italiane.
“La Falconeria da Melfi al mondo” il tema di un incontro in programma ieri (Venerdì 25 Ottobre) al Castello di Melfi, comprendente l’annuncio della manifestazione per le vie cittadine con i musici dell’associazione falconieri del melfese “Nino Laviano” e l’apertura del Raduno di Falconeria con i maestri falconieri di tutta Italia.
È stato presentato il progetto “Mifam – Museo Internazionale della Falconeria di Melfi” a cura di “Feerlouge worldwide shows srl di Milano con interventi a cura dell’ideatrice del percorso museale, Anna Laura Trombetti, del regista, Paolo Castagna, degli autori del progetto di allestimento “Studio Casagnaravelli”, del “Ceo- Founder Feerouge, Carolina Dotti e del direttore creativo Marco Klefich.
Nella seconda sessione, cono seguite le relazioni del Prof Paolo De Troia dell’Università “La Sapienza” di Roma – “Lingua e Letteratura della cine e dell’Asia sud –orientale” su “La Falconeria storica in estremo oriente”, del Prof. Tommaso Durati dell’Università di Bologna su “Falchi e falconieri dalla corte dei Gonzaga nel Rinascimento. Il trattato di Federico Giorgi”.
Poi spettacoli vari, esposizione di rapaci e attività medievali.
Oggi, Sabato 26 ottobre,:
- 8:30, raduno dei falconieri e partenza per i campi di volo;
- 9:45, apertura dell’ Ufficio Poste per annullo filatelico;
- 10:30, apertura mostre e stand medievali con falconieri rapaci e didattica, a cura Associazione “De Arte Venandi”;
- ore 11:00 visita alunni delle scuole di Melfi;
- ore 11:30, esposizione e didattica di rapaci a cura del M° Gherardo Brami. Arrivo al Castello dell’Imperatore “Stupor Mundi” Federico II di Svevia scortato dai crociati, dimostrazioni volo di rapaci e ritorno dei falconieri dai campi di volo;
- ore 17:30, “XXVI Convegno Nazionale di Falconeria sul tema “Melfi in età medievale: il centro urbano, le chiese, le case e i popoli”.Interverranno lo storico Enzo Navazio ed il giornalista Armando Lostaglio. Seguirà la presentazione del libro “La rosa dei venti” alla presenza dell’autore Penelope N. William;
- ore 19:45, convegno “La Fenice e la Pietra filosofale nel periodo federiciano”. Interverranno lo storico Domenico La Porta e Giuseppe La Porta;
- ore 20:30, danze medievali con la scuola Body Planet di Adriana Loconsolo, spettacoli con artisti di strada in onore di Federico II;
- ore 22:00, partenza dal Castello degli Sbandieratori ed esibizione di combattimenti presso la Villa Comunale.
Domenica 27 ottobre:
- ore 8:30, raduno falconieri e partenza per i campi di volo, apertura mostre e stand medievali;
- ore 10:00, spettacoli medievali con giocolieri e danzatrici, esposizione e didattica di rapaci a cura del M° Gherardo Brami;
- ore 11:30, spettacolo della “Quintana” con l’Associazione Cavalieri di Velletri e premiazione finale;
- ore 15:00, chiusura campi di caccia e rientro al Castello per la gratifica ai falconieri;
- ore 17:30, partenza del corteo storico federiciano con esibizione di gruppi vari e artisti di strada e ritorno al Castello con saluto delle rappresentanze intervenute alla presenza dell’Imperatore.