Oggi cade il primo dell’anno, giorno molto importante per una moltitudine di comunità nel mondo, che porta dietro di sé origini davvero antiche e svariate modalità di festeggiamenti.
Così come spiega Wikipedia:
“È usanza di alcune regioni considerare il Capodanno come il primo giorno dell’anno.
Secondo il calendario gregoriano, il 1º Gennaio segna l’inizio di un nuovo periodo, che solitamente incomincia una settimana dopo Natale, dedicato al riepilogo dell’anno appena trascorso, specialmente nelle radio, nelle televisioni, e nei quotidiani.
Questo giorno è in molti luoghi una festa religiosa di precetto (la Solennità della Madre di Dio per la Chiesa cattolica che segue la forma ordinaria del rito romano, la Circoncisione di Gesù per chi segue il rito ambrosiano o la forma straordinaria del rito romano), ma anche una occasione per celebrare la notte di passaggio tra il 31 Dicembre e il 1º Gennaio, che si festeggia con il veglione di Capodanno.
Molti la considerano anche un’occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno.
La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell’anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di vestire biancheria intima di colore rosso o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest’ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata).
Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 Dicembre come auspicio di ricchezza per l’anno nuovo e un’altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio.
In Spagna c’è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid).
In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l’anno nuovo.
In tutta l’ex Unione Sovietica è usanza scambiarsi e aprire i regali. Spesso vengono regalati cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all’animale simbolo del calendario cinese dell’anno che verrà.
In Ecuador e in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, ecc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere ai rintocchi della mezzanotte.
In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè e ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l’arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati che una persona commette in un anno e che in tal modo ci si purifichi).
In tanti paesi che seguono il calendario Gregoriano, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Italia e altri, il Capodanno è anche una festa civile.
In molti paesi, se il 1º Gennaio cade di Sabato o Domenica, allora il Venerdì precedente o il Lunedì successivo sono anche festivi.
Israele è il solo paese che, pur usando il calendario gregoriano, non celebra il Capodanno come festa pubblica, nondimeno, molti israeliti che vivono specialmente in Nord America o in Europa lo festeggiano privatamente.
La sua origine convenzionale nel calendario gregoriano risiede nell’esigenza della Repubblica di nominare il più velocemente possibile il console Quinto Fulvio Nobiliore per inviarlo nella Iberia celtibara e la Lusitania dove era scoppiata nel 153 a.C. una feroce sommossa capitanata dal barbaro Viriato.
Così avvenne che il Console venne nominato con tre mesi e mezzo in anticipo rispetto alla abitudine romana di nominare il Console il 15 di Marzo degli anni precedenti.
La scelta di considerare il 1º Gennaio quale primo giorno dell’anno consegue all’introduzione del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nell’anno 46 a.C. (precedentemente veniva considerato quale primo giorno dell’anno il 1º Marzo).
La festa di Capodanno trae origine dai festeggiamenti in onore del dio romano Giano da cui trae origine il nome del mese di Gennaio.
Nel VII secolo i pagani delle Fiandre, seguaci dei druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno; tale culto pagano venne deplorato da Sant’Eligio (morto nel 659 o nel 660), che redarguì il popolo delle Fiandre dicendo loro: ‘A Capodanno nessuno faccia empie ridicolaggini quali l’andare mascherati da giovenche o da cervi, o fare scherzi e giochi, e non stia a tavola tutta la notte né segua l’usanza di doni augurali o di libagioni eccessive. Nessun cristiano creda in quelle donne che fanno i sortilegi con il fuoco, né sieda in un canto, perché è opera diabolica’
Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un’ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell’anno.
A Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º Marzo, mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º Settembre (14 settembre del calendario gregoriano), tant’è vero che in sardo Settembre si traduce Caputanni (dal latino Caput anni).
Queste diversità locali (che, specialmente nel Sacro Romano Impero variavano spesso da città a città), continuarono anche dopo l’adozione del calendario gregoriano.
Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l’anno dovesse cominciare il 1º Gennaio, cioè secondo lo stile moderno o della Circoncisione.
L’adozione universale del calendario gregoriano fece sì che anche la data del 1º Gennaio come inizio dell’anno divenne infine comune.
Durante il periodo fascista in Italia il regime istituì il 28 Ottobre, anniversario della marcia su Roma, come proprio capodanno, associato a una numerazione degli anni parallela a quella tradizionale contando come “Anno I dell’Era Fascista” il periodo tra il 28 ottobre 1922 e il 27 ottobre 1923, e gli altri a seguire.
Questa modalità, utilizzata nel Regno d’Italia durante tutto il ventennio fascista, fu continuata dalla Repubblica Sociale Italiana e abbandonata con la caduta di quest’ultima il 25 Aprile 1945″.
Come è andato il vostro Capodanno?
Buon 2021 a tutti, che sia l’inizio del nostro riscatto.