Oggi, 13 Giugno, grande festa in onore di Sant’Antonio.
Nato a Lisbona nel 1195 e appartenuto all’ordine francescano, Antonio conobbe personalmente San Francesco d’Assisi, il quale lo volle come insegnante di teologia grazie alla sua capacità di comunicazione e alla sua profonda conoscenza.
Viaggiò molto e in Italia lasciò un segno profondo, soprattutto nel Nord del Paese.
Morì a Padova nel 1231, a soli 36 anni, e qui fu sepolto.
Rapidamente canonizzato da papa Gregorio IX (in meno di un anno), venne proclamato Dottore della Chiesa nel 1946.
Il culto di Sant’Antonio si diffuse rapidamente in tutta Europa, sono tante le reliquie sparse in chiese e santuari.
Punto di riferimento resta la Basilica del Santo a Padova, meta di pellegrinaggi e opera architettonica di grande pregio artistico.
A proposito di 13, esso rappresenta un numero significativo per questa festività.
Difatti, la cifra in questione si riferisce non soltanto al giorno specifico in cui cade la celebrazione, ma addirittura ai giorni di preghiera che la precedono e che compongono la cosiddetta “tredicina”.
Sant’Antonio ebbe una particolare predilezione per i bambini.
Tra i miracoli da lui compiuti quand’era in vita, più di uno riguarda proprio loro.
Per questo è viva la tradizione di porre i piccoli, fin dalla nascita, sotto la protezione del Santo.
A questa usanza fa seguito quella di far indossare ai bambini l’abitino francescano in occasione delle celebrazioni in suo onore, per ringraziarlo della protezione ricevuta e per divulgare agli altri questa pia devozione.
In suo nome sono sorti numerosissimi Orfanatrofi in cui i piccoli senza famiglia hanno potuto e possono vivere in un clima di amore e di rispetto, seguiti nella crescita psico-fisica e nell’istruzione.
A tutti gli Antonio, le Antonietta e derivati, auguriamo un felice onomastico.