Il Direttore Generale facente funzione dell’Azienda Sanitaria Locale Di Matera, Gaetano Annese, scrive una lettera aperta nella quale smentisce una notizia appresa dal servizio delle “Iene” andato in onda su Italia 1 nella serata di Giovedì 19 Novembre e denominato “Il viaggio all’inferno del Covid – le testimonianze degli ospedali al collasso”.
Ecco la lettera aperta:
“Sono completamente false le notizie secondo cui all’ospedale di Matera mancherebbero saturimetri e dispositivi di protezione individuali (mascherine).
Per fronteggiare la pandemia, sono stati acquistati ben 135 saturimetri perfettamente in uso, oltre a 15 saturimetri per la Pediatria ed altri 80 pervenuti da donazioni.
Le mascherine vengono fornite quotidianamente al personale, senza soluzione di continuità.
Nei reparti che ospitano malati covid, come la pneumologia e le malattie infettive, sono state installate colonne per il monitoraggio multi parametrico del personale.
In più, l’azienda ha acquistato circa 5000 sensori monouso per la misurazione rapida della saturazione.
Altrettanto falsa è la notizia di un infermiere impiegato su 90 posti letto covid, falsa semplicemente perché non c’è mai stato quel numero di ricoverati, lungamente inferiore a quanto infondatamente comunicato.
Sulle carenze di personale, le accuse sono ridicole.
Una banalissima ricerca sui siti e sui quotidiani di informazione fa capire che mancano sanitari in tutta Italia, tanto che il governo ha autorizzato l’assunzione anche di medici senza specializzazione ed addirittura c’è chi spinge perché si facciano venire medici e infermieri dall’estero.
L’Azienda bandisce a ritmo continuo avvisi e concorsi finalizzati all’assunzione ad horas di personale sanitario.
L’Azienda Sanitaria Locale Di Matera in giorni sta procedendo all’assunzione di personale sanitario suddiviso tra infermieri e OSS.
Tutto questo personale sarà impiegato per fronteggiare l’emergenza sul territorio nei reparti ospedalieri.
L’Azienda assume nel rispetto delle norme emergenziali adottate dal governo.
Se c’è un sistema, purché legale, che consenta di reperire medici e infermieri che non si trovano in tutta Italia, l’azienda è disposta a prenderne atto.
Chi diffonde notizie palesemente false non sa, ad esempio, che il personale sanitario, come avviene purtroppo in tutta Italia, quando contrae il virus è costretto a stare a casa per un lungo periodo.
Dunque, alla già nota difficoltà di reperire personale, si somma l’ulteriore carenza per infezioni da coronavirus.
Il fondato sospetto, al contrario, è che questi toni allarmistici siano propalati ad arte da sedicenti sindacalisti male informati e in malafede, perché queste cose le sanno ma puntano a distruggere l’immagine dell’azienda semplicemente perché la direzione non ha acconsentito alle loro richieste, quasi sempre di natura smaccatamente personale.
Lo si comprende da un particolare evidente.
Nessuna delle persone riprese dal video parla a volto scoperto ma si trincera dietro una mascherina senza farsi riprendere.
Come noto, non solo vige la libertà di critica, ma chi ritiene di dire una verità non deve aver paura di nulla perché la verità è oggettiva.
Invece, si ricorre al classico trucco del camuffamento in modo da dire falsità senza nemmeno ottenere un riscontro o una risposta.
La Asm, naturalmente, continuerà a fronteggiare l’emergenza cercando di acquisire nuove risorse ovunque essi si trovino, sia umane, pur nelle difficoltà note a tutti, sia strumentali.
Questo ignobile tentativo di demoralizzare i tanti operatori sanitari seri e professionali non andrà lontano poiché, anche in questo caso, i nostri professionisti dimostrano una serietà ed una responsabilità che trascende lo sciacallaggio”.