Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi non ci sta a situazioni di disparità createsi tra Matera e Potenza e annuncia:
“Ancora rabbia a Tinchi.
Presto la rivolta assumerà forme molto serie”.
Ecco nei dettagli la nota:
“Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi è appena venuto a conoscenza che la direzione generale dell’Asm ha autorizzato il medico della Medicina del Lavoro a fare un secondo prelievo di sangue ai sanitari (dipendenti Asm) per il controllo del titolo anticorpale esame “anti Sars-Cov-2 IgG”.
Diversi dipendenti hanno già eseguito il secondo prelievo.
Un plauso va alla dottoressa Pulvirenti per l’attenzione che ha verso i suoi dipendenti, tanta rabbia invece per il menefreghismo nei confronti dei cittadini del materano da parte dell’Asm.
Il controllo del titolo anticorpale lo riserva solo per i dipendenti.
I cittadini materani, se vogliono, devono andare dai privati pagando il doppio di quanto spende un cittadino del potentino il quale, al contrario, può rivolgersi alla struttura pubblica pagando la metà di quanto spende un cittadino del materano.
E non ha neanche bisogno di prenotare o della richiesta medica.
Una disparità di trattamento inaccettabile.
Una vergogna non più tollerabile.
Nel frattempo la Regione Basilicata si macchia di un altro crimine nei confronti dei cittadini del materano.
Dal 13 Settembre saranno attivi gli ambulatori di Terapia del dolore in tutti i presidi ospedalieri dell’Aor San Carlo: Potenza, Lagonegro (PZ), Melfi, Pescopagano (PZ) e Villa d’Agri.
I cittadini del materano possono morire di dolore, con una struttura ospedaliera a Tinchi, da poco adeguata alle norme antisismiche, con i locali lasciati dolorosamente vuoti.
Anche l’Associazione Agata – Volontari Contro il Cancro ODV, la settimana scorsa aveva lanciato un appello al presidente della Regione Basilicata e all’assessore alla sanità Leone chiedendo che l’Hospice fosse spostato da Stigliano (MT) all’Ospedale di Tinchi.
Tale richiesta è fortemente sostenuta dal Comitato di Tinchi.
Non c’è stato nessun riscontro da parte della politica regionale.
A Tinchi la rabbia cresce e monta la protesta dei cittadini di Pisticci, Marconia, Bernalda e Montalbano.
‘La protesta potrebbe trasformarsi presto in rivolta popolare ed assumere forme molto serie‘ ha dichiarato il professor Tamburrano, presidente onorario del Comitato”.