Riceviamo e pubblichiamo una nota di Antonio Melfi, consigliere comunale di Tricarico:
“Si è svolta ieri, 4 novembre, la seduta aperta del consiglio comunale di Tricarico sul tema: OSPEDALE DI TRICARICO, CRITICITÀ E DISFUNZIONI NELLA EROGAZIONE DEI SERVIZI.
Tutto vero e tutto giusto e condivisibile quanto comunicato sul profilo social del Comune di Tricarico.
Una postilla però è d’obbligo: il consiglio si è tenuto allo scadere dei 20 giorni della richiesta avanzata dal gruppo di minoranza ‘C. R. D.’, perché fino a quella data, 15 ottobre scorso, l’Amministrazione Comunale che ora si fregia dei risultati raggiunti (tutti da vedere nei fatti!), si era limitata a qualche passerella fotografica e a qualche comunicato stampa, peraltro smentito ieri dai vertici aziendali.
Anche questa volta, forse per la solita giovanile distrazione, l’Amministrazione Comunale ignora l’esistenza dei consiglieri di minoranza: sarà perché è più facile attribuirsi meriti altrui che impegnarsi per procurarsene dei propri.
Tuttavia, come ormai ribadiamo da tempo, nulla ci spaventa e nulla ci fa arretrare dalla decisione di profondere il nostro impegno serio, responsabile e competente, per contribuire a migliorare la qualità della vita e della Politica nel nostro amato paese.
In questa ottica, gli interventi dei consiglieri Melfi e Mangiamele, superando la ormai sterile analisi storica del nosocomio tricaricese, hanno affrontato la questione legata al suo futuro partendo dalla analisi della situazione presente che, pur a fronte di talune oggettive criticità, fa registrare la presenza di servizi qualitativamente elevati e significativi per l’intero comprensorio.
Nello specifico, una serie di ambulatori forniscono prestazioni specialistiche di alto livello (precisamente quelli di Chirurgia, Endoscopia Digestiva, Ginecologia e Ostetricia, Geriatria, Endocrinologia, Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Neurologia, Doppler) e che, a parere del gruppo ‘C. R. D.’ vanno implementati ed incrementati, non ridotti a soli pochi giorni al mese, come accade per la Radiologia, che dispone di un macchinario per la risonanza ormai inadeguato.
Anche il CUP fa registrare degli affanni nella erogazione del servizio non esternalizzato, ed il Laboratorio di Analisi costretto a fare i conti son una riduzione del personale.
Inutile ormai, nel quadro della ristrutturazione della sanità regionale, continuare a pretendere l’impossibile: la proposta dei consiglieri del gruppo ‘C.R.D.’ è quella di andare verso la creazione di un poliambulatorio efficiente, che possa contribuire anche all’abbattimento delle liste di attesa in ambito regionale; di ripristinare il servizi ambulatoriali di Urologia, Ortopedia, Psichiatria, Oculistica, Cardiologia; di rendere funzionanti e a pieno regime alcuni apparecchi per le diagnosi strumentali in dotazione dell’ospedale, ma scarsamente utilizzati e, quindi, soggetti a deperimento”.