Dal 1 Gennaio 2018 l’Ospedale di Matera attiverà il c.d. “parto indolore” (partoanalgesia), la tecnica che abolisce il dolore durante il travaglio ed il parto.
Lo hanno fatto sapere in una nota dall’Asm di Matera che ha demandato con una delibera ai direttori dei dipartimento Materno Infantile ed Emergenza Urgenza di predisporre nelle prossime settimane un piano operativo che disciplini gli aspetti organizzativi, strutturali e di personale e definisca procedure e protocolli specifici che assicurino il rispetto degli standard di sicurezza ed efficacia nell’assistenza al travaglio e al parto.
Il parto indolore è un obiettivo prioritario di tutti i servizi sanitari del mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), poiché migliora la qualità della vita della madre e del bambino, tanto che in Italia la partoanalgesia è ricompresa tra i nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) approvati con DPCM 12/01/2017.
Secondo tutte le evidenze, il parto indolore comporta plurimi benefici:
- alla madre per il controllo del dolore, la riduzione del consumo di ossigeno, la riduzione dell’iperventilazione, la riduzione dell’increzione di catecolamine e di ormoni dello stress, il miglioramento del circolo placentare, la riduzione dell’ansia;
- al feto, per il miglioramento della circolazione placentare come risultato della vasodilatazione, la ridotta acidosi metabolica, il ridotto consumo di ossigeno, il miglioramento dell’ossigenazione pre-nascita;
- alle gestanti in generale, poiché consente di ridurre significativamente il ricorso improprio al parto cesareo.
L’avvio del “parto indolore” è reso possibile dal forte incremento nell’organico degli anestesisti per effetto delle assunzioni disposte negli ultimi mesi. Ciò che permetterà la costituzione di un team multidisciplinare ad hoc e dunque ad erogare il servizio sulle 24 ore e senza soluzione di continuità a tutte le mamme che vorranno accedervi.
Il Direttore Sanitario Asm, Domenico Adduci, ha dichiarato:
“E’ un ulteriore tassello nella costruzione di buona sanità poiché offriamo alle partorienti un servizio che, al tempo stesso, permetterà loro di affrontare con maggiore serenità un evento certo straordinario ma sovente carico di ansia e di sofferenza fisica, e di migliorare ancora il percorso sull’appropriatezza, vista la positiva ricaduta in termini di riduzione di parti cesarei non necessari”.
Dello stesso avviso il Direttore Generale Pietro Quinto, il quale sottolinea che l’Azienda ha istituito il servizio a distanza di pochi mesi dall’inserimento del parto indolore nei Lea, e aggiunge:
“Come sempre abbiamo prima concretamente costruito le condizioni perché la partoanalgesia funzioni (cioè l’assunzione degli anestesisti) e poi attivato l’offerta, posto che non aveva alcun senso avviare il parto indolore senza prima garantirsi elevati standard di continuità, qualità e sicurezza delle prestazioni”.