Pasquetta: bene per gli agriturismi lucani con un giro d’affari di oltre 350000 euro. Ecco tutti i dati

Costo medio menù speciale di Pasquetta 40 euro (antipasto, due assaggi di primo; carne mista alla brace, contorni; dolce della casa; vino dell’azienda); poco meno di 8mila coperti; giro di affari complessivo superiore ai 350 mila euro a cui aggiungere 10-15 mila euro per acquisti prodotti in azienda.

Sono le previsioni di Turismo Verde-Cia Agricoltori Potenza-Matera per la Pasquetta 2025.

In dettaglio in Basilicata sono 164 le aziende agrituristiche alloggio-ristorazione per 7.106 posti ai tavoli a cui aggiungere 17 aziende con servizi di sola ristorazione per 663 posti-tavola.

Di queste 52 aziende sono specializzate in degustazione prodotti locali.

La squadra di agri-chef, per il 70% donne, per Pasquetta è formata di oltre 450 unità personale in cucina a cui si aggiungono più di 600 camerieri.

Ogni anno Turismo Verde organizza il Festival degli Agrichef e promuove corsi di formazione “Agrichef tecniche di cucina contadina”.

Gli agriturismi lucani per il 50% sono dirette da donne, 180 quelle che offrono ospitalità ricettiva per 2.300 posti letto in totale.

Più del 50% le aziende collocate in montagna (110) seguite da quelle in collina (73) e pianura (32).

Tra le attività più diffuse l’escursionismo (in 60 aziende), il trakking (in 47 aziende), l’equiturismo (43), i corsi di cucina e di attività agricole (37), con 49 Fattorie Didattiche.

Di rilievo l’innovativa proposta di agri-campeggio: sono 325 le nostre aziende che offrono la possibilità di piazzole attrezzate per camper, roulotte e tende.

Una nuova forma di turismo rurale che si sta diffondendo.

Sottolinea il presidente regionale Francesco Bruno:

“Per Turismo Verde-Cia oltre alla continua crescita del numero delle strutture agrituristiche, un altro aspetto che dà conto dell’importanza e del consolidamento di questo settore è sicuramente lo stretto “legame” tra queste aziende e i luoghi che li ospitano.

La territorializzazione delle strutture agrituristiche, infatti, può essere letta sia come un aspetto del radicamento di queste aziende e sia in relazione alla diffusione dei Comuni agrituristici (Comuni con almeno un agriturismo).

Da noi circa il 63% dei Comuni ospita almeno una azienda agrituristica.

Per Turismo Verde-Cia l’agriturismo continuerà a rappresentare una grande opportunità, per quanto riguarda la diversificazione del reddito e delle opportunità di sviluppo per le aree rurali ed in particolare per quelle più svantaggiate.

Afferma il presidente Bruno:

“Da annotare le sei priorità, indicate come desiderata di ogni ospite in agriturismo:

  • il risparmio inteso come il giusto rapporto qualità-prezzo;
  • l’emozione, “l’ospite dopo il soggiorno in agriturismo, porta sempre nel suo bagaglio una bellissima esperienza”;
  • l’ambiente e la salute con l’agriturismo immerso nella natura;
  • il gusto con i sapori dei piatti e dei prodotti presentati in agriturismo.

Infine, la comodità e il relax con gli agriturismi che hanno fatto dei passi enormi al riguardo e che devono e possono ancora fare di più“.