In Italia aumenta il consumo di bottiglie in vetro nel 2018.
Confortanti i dati per l’industria nazionale del vetro, riunitasi a Matera per la sua Assemblea annuale, che chiude l’anno in positivo: +6% la produzione e +10,4% le esportazioni rispetto all’anno precedente.
Il risultato raggiunto, secondo Assovetro, sarebbe dovuto al fatto che l’85% degli italiani ritiene il vetro più sicuro per trasportare bevande e cibi, mentre l’81% pensa che sia la pratica più rispettosa dell’ambiente.
Ma per sostenere un comparto che dà lavoro a 16.500 addetti in 102 stabilimenti, in un momento di grande incertezza come quello odierno, è necessario affrontare tre priorità:
- dare vita a riforme che restituiscano efficienza, semplicità, capacità di produrre risultati al funzionamento della Cosa Pubblica;
- investire sulla crescita in innovazione, infrastrutture e grandi opere;
- alleggerire il carico fiscale sulle imprese e sul lavoro.
Ecco quanto sottolineato dal presidente Assovetro, Graziano Marcovecchio:
“Malgrado le turbolenze dei mercati, possiamo dire che il settore del vetro ha ritrovato stabilità.
Ma la transizione politica e sociale è tutt’altro che superata, anzi si è riacutizzata”.