La Delegazione Fai di Tricarico e della Lucania interna ha portato avanti una campagna di sensibilizzazione e di informazione a sostegno del mantenimento e potenziamento delle sale espositive di Palazzo Ducale a Tricarico.
Insieme alle associazioni di volontariato Amici del cuore, Avis Tricarico, Canteuterpe, Elementi Dinamici, Pro loco Tricarico, Protezione civile di Tricarico-Gruppo Lucano e con il sostegno della Diocesi di Tricarico, ha avviato una raccolta firme tra i cittadini di Tricarico e del territorio per salvare una “Istituzione culturale che attraversa un momento di criticità”.
La lettera, condivisa dalle associazioni di volontariato e dai cittadini, indirizzata al commissario straordinario del Comune di Tricarico Emilia Felicita Capolongo, al prefetto di Matera Sante Copponi, al presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, al direttore della Direzione regionale musei Basilicata Annamaria Mauro, al direttore della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio della Basilicata Luigina Tomay, al direttore generale dei Musei Massimo Osanna e al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, così riporta:
“Il nostro Museo archeologico, denominato Sale espositive di Palazzo Ducale, nato dalla proficua collaborazione, avviata nel 2001, fra la Comunità montana Medio Basento, la Soprintendenza archeologica della Basilicata, la Provincia di Matera e il Comune di Tricarico, rischia la chiusura.
Il personale preposto alla custodia e all’apertura delle sale è andato in pensione.
Le ultime aperture sono state possibili grazie a contratti a termine stipulati dalla Direzione Regionale dei Musei di Basilicata con una società di vigilanza e da iniziative di promozione legate al volontariato.
Da metà ottobre, il museo non è aperto: cosa succederà, ci sarà un ricambio? Chi assicurerà il servizio? L’esposizione è destinata a chiudere?
I reperti saranno accantonati nei depositi insieme a quelli che già vi sono conservati e aspettano di essere esposti?
Temiamo che il Palazzo Ducale, esso stesso un gioiello del nostro patrimonio, non sarà più il punto di riferimento per l’esposizione dei beni archeologici di Tricarico e del territorio.
Le aree archeologiche, tra le altre Civita e Serra del Cedro, scavate e studiate da anni dalla Soprintendenza archeologica della Basilicata e, in particolare, dal prof. Olivier de Cazanove, della Sorbona di Parigi, conosciute al di fuori dei confini nazionali per l’importanza e l’unicità dei ritrovamenti, non racconteranno più la loro storia ai visitatori tramite i reperti ritrovati negli anni.
La Delegazione Fai di Tricarico e della Lucania interna e le associazioni sottoelencate hanno il compito principale di essere ‘sentinelle del territorio’, di cogliere le criticità e di proporre e trovare soluzioni ai problemi, con il supporto delle Istituzioni preposte.
In un momento in cui si parla di risorse messe a disposizione dal Pnrr, di valorizzazione dei Borghi, di salvaguardia delle aree interne, di progettazione di attrattori e recupero di patrimonio culturale, materiale e immateriale, non comprendiamo come e perché una ricchezza esistente, che richiederebbe risorse limitate per essere salvata, potenziata, adeguata, ampliata e finalmente dichiarata MUSEO, debba scomparire, sarebbe una contraddizione”.
Immediato il riscontro della Direzione Regionale dei Musei di Basilicata, nella persona della dott.ssa Annamaria Mauro che, con grande dimostrazione di apprezzamento e sensibilità, oltre che di lungimiranza, ha offerto ampia collaborazione per risolvere la problematica e ha risposto alla cittadinanza con una nota specifica:
“… si conferma la volontà di questo Ufficio non solo di evitare la chiusura della sede ma di potenziarla e valorizzarla, per venire incontro alle esigenze della comunità, del pubblico e dei turisti.
All’uopo, si comunicano di seguito le misure organizzative adottate a partire dal 2 novembre…, nelle more del rientro in servizio del direttore del Centro espositivo, dott.ssa Maria Antonietta Carbone che, comunque, assicurerà la propria presenza a Tricarico per tre giorni a settimana:
- immediato distacco di 2 unità di personale Afav proveniente da altri Musei della regione, per l’apertura antimeridiana festiva della sede;
- prossima assegnazione di due unità di personale Afav, mediante scorrimento della graduatoria del concorso pubblico, a Palazzo Ducale;
accordo di collaborazione con l’UNPLI per poter utilizzare i volontari del servizio civile in occasione di eventi, manifestazioni, spettacoli ecc.; - intervento di rifunzionalizzazione del piano terra da destinare ad attività museali;ù
- intervento di efficientamento energetico nell’ambito del Pnrr per un importo di € 500.000”.
Contemporaneamente, con la stessa attenzione, la commissaria straordinaria del Comune di Tricarico, dott.ssa Emilia Felicita Capolongo, esprimendo l’interesse del Comune di Tricarico all’apertura e alla fruizione della sede espositiva, importante punto di riferimento culturale per la comunità e per il territorio comprensoriale, ha stralciato, dal progetto approvato per la destinazione di Palazzo Ducale a sede dell’Ente territoriale, i vani in cui sino a oggi è stata allocata la sede espositiva.
Il positivo evolversi della questione, ci si auspica verso una completa e celere risoluzione, testimonia la necessità di operare, quotidianamente, in sinergia tra associazioni di volontariato, cittadini, Enti locali e superiori e Istituzioni, per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio e il raggiungimento di obiettivi comuni.
Si ringraziano la dott.ssa Annamaria Mauro e la dott.ssa Emilia Felicita Capolongo per aver recepito positivamente le sollecitazioni della cittadinanza.