“Auspichiamo che le istituzioni regionali mettano in campo tutte le misure per ‘salvare’ non solo il comparto zootecnico, direttamente minacciato dalla peste suina, ma anche quello turistico, senza tralasciare la salvaguardia di tutti gli ambiti sociali, sconvolti dall’invasione dei cinghiali“.
E’ l’appello lanciato dal presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani, a margine di un incontro a Potenza, nella sede dell’organizzazione agricola con gli allevatori lucani e i dirigenti dell’Azienda sanitaria di Potenza, rappresentata dal direttore generale, Luigi D’Angola, e dai responsabili dei dipartimenti interessati alla questione.
Nel corso della riunione sono state approfondite le tematiche legate alla peste suina africana e l’ordinanza regionale.
Ha aggiunto il direttore provinciale della Coldiretti, Maria Cerabona:
“Ringraziamo i dirigenti dell’Azienda sanitaria di Potenza che hanno accolto il nostro invito e saputo cogliere le necessità da parte di Coldiretti di dare la possibilità agli allevatori, soprattutto suinicoltori, intervenuti da tutta la provincia potentino e in particolare dalla zona dichiarata infetta, di poter fare domande agli esperti ricevendo risposte e indicazioni tecniche puntuali e precise relativamente alle norme da rispettare”.