“Con la conferenza stampa di ieri e la diffusione dell’ ‘accordo segreto’ tra la precedente Giunta di centrosinistra e l’Eni, sottoscritto il 5 giugno 2018 da Marcello Pittella e per l’Eni da Manfredi Giusto, la Giunta e la maggioranza di centrodestra hanno avviato un’operazione ‘verità e trasparenza’ sulla gestione passata delle risorse finanziarie derivanti dalla produzione petrolifera.
Un’operazione che, oltre a chiarire le responsabilità quale dovere politico-istituzionale nei confronti delle nostre comunità, rafforza l’atteggiamento di questa Giunta per chiudere le trattative con l’Eni sulla base dei nuovi, più efficaci e produttivi contenuti dell’intesa con la Total in dirittura d’arrivo”.
A sostenerlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, il quale aggiunge anche:
“In questa ‘operazione che abbiamo appena avviato, quella minoranza che oggi chiede le dimissioni di assessori dovrebbe spiegare quale ruolo ha avuto ieri nell’autorizzazione degli impianti Eni e nel blocco delle compensazioni ambientali che fanno parte dell’Accordo del 1998 e che ammontano a poco meno di 40 milioni di euro.
Non riusciamo a credere che precedenti assessori e addirittura l’allora segretario regionale del Pd siano all’oscuro di quanto è accaduto e documentato nell’atto depositato in repertorio con il n.584 del 5 giugno 2018″.
L’Assessore tra i punti più significativi dell’accordo indica:
“l’art. 2 – ‘Eni intende realizzare, nell’ottica di continuo miglioramento degli aspetti ambientali del programma di sviluppo petrolifero nell’area della Val d’Agri, due impianti per il trattamento e riutilizzo delle acque di produzione provenienti dal Centro Olio Val d’Agri… Si tratta nello specifico di un impianto denominato ‘Mini Blue Water’ e dell’impianto denominato ‘Blue Water’.
La Regione si impegna a definire e completare i procedimenti (autorizzativi) di propria competenza’, art. 4 – L’Eni, anche per conto di Shell, si impegna a contribuire all’importo massimo di 38.992.660 euro.
Tale importo corrisponde alla stima delle misure di compensazione ambientale previste.
Sono questi punti che inchiodano la precedente Giunta Pittella a precise e specifiche responsabilità.
Il tentativo di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’attuale stato delle trattative con l’Eni è perciò maldestro e nasconde solo la volontà di sfuggire al giudizio dei cittadini che hanno diritto di sapere come sono andate esattamente le cose.
Quanto alla tesi fantasiosa di tenere, da parte nostra, trattative segrete con le società petrolifere, è il caso di richiamare il detto di saggezza popolare ‘da che pulpito viene la predica’.
Non ci resta piuttosto che ribadire il forte impegno, espresso all’unisono da tutti i colleghi di Giunta e dai rappresentanti della maggioranza: esigeremo tutto quello che spetta alla Regione in materia di compensazioni ambientali e rivendicheremo condizioni ed opportunità decisamente più vantaggiose del passato a favore dei Comuni, dei cittadini, dei settori imprenditoriali e sociali”.
L’Assessore inoltre riferisce di aver svolto già interventi nei confronti del Mise:
“per individuare una tempestiva soluzione al contenzioso con il Mise che, di fatto, blocca l’erogazione delle royalties maturate e spettanti alla Regione, relativamente all’annualità 2015, per un ammontare di circa 40 milioni di euro.
Un’azione che doveva essere fatta già negli anni precedenti e che non riusciamo a spiegarci come mai a distanza di anni nessuno abbia fatto, tenuto conto nessuna interlocuzione è avvenuta e l’unica traccia risale al mese di giugno 2019 attivata da me”.