Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è netto sulla questione petrolio, così come ha spiegato qualche giorno fa in un post sui social.
Parlando di Basilicata, diceva:
“Hanno anche scritto di un voltafaccia alla Basilicata per la costituzione in giudizio nel ricorso sollevato dalla Regione contro un progetto di idrocarburi.
Ma cosa c’entra!! Parliamo di una costituzione della presidenza del consiglio per conflitto di attribuzioni che è un atto dovuto.
Non c’entra niente con i permessi in oggetto che NON abbiamo dato.
Anzi!! Proprio a inizio dicembre come Ministro dell’Ambiente ho deciso di NON concedere l’autorizzazione per prospezioni petrolifere senza la valutazione Via Vas come era stato proposto dal governo Gentiloni!
Quello si che sarebbe stata una scorciatoia pro trivelle!”.
Dopo questa sua dichiarazione, il Ministro ha ritenuto opportuno fare ulteriore chiarezza.
Queste le sue motivazioni:
“Buona domenica a tutti.
In questi giorni si sta scrivendo e dicendo tanto sul tema delle trivelle.
Ve ne ho già parlato il 30 Dicembre, ma poiché qualcuno fa – anche in mala fede – confusione, occorre ribadirlo.
Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò.
Non sono diventato Ministro dell’Ambiente per riportare l’Italia al Medioevo economico e ambientale.
Anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione.
Voglio che sia chiaro.
I permessi rilasciati in questi giorni dal Mise sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sì dato dal ministero dell’Ambiente del precedente governo, cioè di quella cosiddetta sinistra ‘amica dell’ambiente’.
Noi siamo il governo del cambiamento e siamo uniti nei nostri obiettivi.
Siamo e resteremo contro le trivelle.
Quello che potevamo bloccare abbiamo bloccato.
E lavoreremo insieme per inserire nel dl Semplificazioni una norma per bloccare i 40 permessi pendenti come ha proposto il Mise.
Siamo per un’economia differente, per la tutela dei territori e per il loro ascolto.
Anche per questo incontrerò personalmente i comitati Notriv di tutta Italia.
Per lavorare insieme a norme partecipate, inclusive e che portino la soluzione che tutti aspettiamo da anni”.