Il torrente Gravina di Matera raccoglie le acque dei canali bonificati presenti in località Pantano e quelle provenienti dal confine regionale a nord della città di Matera: costeggia i Sassi di Matera dove scorre nel profondo canyon e riceve dalla sponda sinistra la confluenza del torrente Jesce, che nasce in territorio di Altamura.
Superata la città di Matera, sfiora l’abitato di Montescaglioso (MT) e sfocia nel fiume Bradano dopo circa venti chilometri.
I torrenti sono interessati dalla presenza di scarichi agricoli, industriali e urbani ma sono le concentrazioni degli inquinanti organici a destare maggiori preoccupazioni e a suggerire la presenza in acqua di reflui di origine urbana e/o agricolo-zootecnica, per questo motivo è stata stanziata una consistente somma di denaro per poter risanare il torrente Gravina di Matera.
Lo ha annunciato l’assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono:
“Sono stati destinati due milioni di euro per la realizzazione di misure innovative per l’abbattimento dei nutrienti e delle immissioni nell’ambiente.
Un intervento per 500 mila euro riguarda il controllo dello stato trofico e di risanamento delle acque dei torrenti Gravina e Jesce nel comune di Matera.
Abbiamo ritenuto necessario procedere al risanamento delle acque dei torrenti per diverse ragioni: salvaguardare e risanare le gravine di Matera, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993; rendere salubri i torrenti che interessano il territorio del Parco regionale della Murgia Materana.
L’intervento si propone di realizzare un impianto di fitodepurazione delle acque dei torrenti che recepiscono gli scarichi di origine agricole e zootecnica, oltre a quelle in uscita del depuratore di Matera.
L’impianto previsto è naturalisticamente rispettoso dell’ecosistema gravinico.
La fitodepurazione delle acque in uscita dai depuratori permetterà di spingere ad ottimi livelli di qualità le acque dei Torrenti”.