A Pisticci (MT) hanno preso il via i lavori per la realizzazione del centro socio-educativo diurno per disabili, nell’immobile comunale di via Genova a Marconia.
Ne dà notizia il Comune che sottolinea:
“L’attenzione dell’Amministrazione è sempre stata alta nei confronti delle problematiche legate alle disabilità: nel 2018 il Comune di Pisticci ha sottoscritto l’accordo di programma per l’assegnazione di fondi PO FESR 2014-2020 Asse IV ‘Inclusione sociale’ per la realizzazione di un centro diurno per disabili, opera che oggi diventa realtà.
Il progetto mira a soddisfare un’esigenza, quella di un luogo di aggregazione, di socializzazione e di riabilitazione, espressa con gran forza dai genitori di ragazzi con disabilità che hanno terminato le scuole dell’obbligo, esigenza trasferita dall’amministrazione in sede di Conferenza dei Sindaci dell’ambito socio-sanitario cui il nostro comune appartiene.
È passato qualche anno dall’inizio dell’iter e vedere il cartello di inizio lavori ci emoziona.
L’avvio dei lavori, dell’importo complessivo di euro 350.000, consentirà di riqualificare la parte dell’immobile comunale soprastante l’ufficio di Poste Italiane di Marconia e coincide con un altro importante progetto a favore della disabilità, che sta per prendere forma nel nostro territorio.
Qualche giorno fa, durante la Santa Messa in onore della Madonna del Casale a Pisticci, il Vescovo Monsignor Pino Caiazzo e il sacerdote Don Antonio Di Leo hanno rinnovato la disponibilità della struttura adiacente l’Abbazia del Casale, i cui restauri sono ormai al termine, perché diventi un centro residenziale e semiresidenziale specializzato nell’approccio ai disturbi dello spettro autistico nei bambini.
Al momento infatti, la Regione Basilicata risulta essere carente sotto il profilo del riconoscimento e dell’assistenza dovuta alle persone affette da autismo.
Ma qualcosa comincia a muoversi anche sul fronte legislativo con l’approvazione in IV commissione delle ‘Norme in materia delle persone con sindrome dello spettro autistico’, legge che cambia totalmente l’approccio dei servizi socio sanitari nell’ottica di un protocollo di diagnosi e cura ben strutturato e che prevede l’istituzione di centri diurni, semidiurni e residenziali nonché di assistenza domiciliare.
Consapevoli del fatto che ci sia ancora molto da fare per favorire l’assistenza adeguata, l’inclusione ed il supporto delle fasce più fragili della popolazione, in particolare di chi è portatore di una diversa abilità, siamo certi che la realizzazione di strutture dedicate sia un punto di inizio importante per andare incontro alle esigenze delle persone interessate e delle loro famiglie”.
Ecco due foto scattate sul posto.