Policoro “esempio di buona sanità”: “Quasi tre anni fa mi salvarono praticamente la vita”. La commovente lettera di encomio

Pubblichiamo una commovente lettera di encomio diffusa dall’Asm di Matera di una persona vittima di un grave incidente di lavoro salvata dal personale medico ed infermieristico dell’ospedale Papa Giovanni Paolo II di Policoro:

“Redigo il presente encomio per ringraziare sinceramente alcune persone che quasi tre anni fa mi salvarono praticamente la vita e nei mesi successivi mi hanno “rimesso in piedi”, riportandomi ad una condizione fisica pressoché normale.

Ne parlo solo oggi perché non è semplice rivivere quei momenti seppur stampati nella mia mente, attimo per attimo, fotogramma per fotogramma e soprattutto per rendere onore al personale medico, infermieristico, ausiliario e fisioterapico dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro, in tempi difficili per la sanità locale, regionale e nazionale.

Il 20/06/21 mentre ero in campagna e mi dedicavo al taglio della legna con la motosega, ho subito un gravissimo infortunio provocandomi una vasta ferita lacero contusa alla gamba sinistra con interessamento di vena, arteria, sezione totale del nervo tibiale posteriore, muscoli del polpaccio e strutture adiacenti.

Mantenendo lucidità e controllo, riuscivo ad allertare i soccorsi e grazie alla celerità dell’intervento della Centrale Operativa del 118, arrivavo in Pronto Soccorso all’Ospedale di Policoro in meno di un’ora dall’evento traumatico.

Quel giorno in servizio al P.S. c’era il dott. Antonio Missanelli che, avvertito della criticità delle mie condizioni dall’infermiera dell’ambulanza del 118 Eugenia Fabiani, allertava il Dr. Pietro Gianfreda.

Confermata l’urgenza e la gravità della situazione, il Dr. Gianfreda, coadiuvato dal Dr. Missanelli e da tutto il personale infermieristico e ausiliario in servizio, mi ha sottoposto ad intervento chirurgico negli ambulatori del P.S. stesso.

I primi mesi di immobilità totale e forzata a letto sono stati molto difficili e li ho superati grazie all’aiuto, all’assistenza e alla dedizione continua della mia famiglia; giorno e notte ho avuto accanto mia moglie, i miei figli e costantemente Carmela Castronuovo, carissima amica di famiglia prima di tutto e bravissima infermiera che mi ha aiutato con le medicazioni quotidianamente.

A settembre 2021 ho iniziato la riabilitazione fisioterapica in Ospedale a Policoro; per un anno intero, tutti i giorni, mi sono recato presso il reparto di fisioterapia dove ho iniziato a lavorare sin dalla prima seduta con il dott. Elio Antonio D’Alessandro.

Premesso che i primi periodi sono stati molto complicati perché ero accompagnato in carrozzina e facilmente si possono intuire le difficoltà correlate, con il dott. D’Alessandro, fisioterapista di grandi capacità professionali e impareggiabili doti umane, abbiamo svolto un lavoro immane, giorno per giorno, un passo alla volta, con un unico obbiettivo che ci eravamo fissati dal primo momento: ritornare alla vita antecedente il mio infortunio.

Dopo un anno ininterrotto di fisioterapia, ho ripreso la mia normale vita, la mia attività lavorativa e tutto ciò che avevo interrotto quella domenica 20/06/21 alle 11:30 circa.

Il mio ringraziamento più sentito alle persone che mi sono state vicine dal primo momento:

Mio padre che venne a prendermi in campagna e mi portò verso l’ambulanza del 118, in quanto nel luogo dov’ero, difficilmente mi avrebbero potuto trovare in tempo.

Eugenia Fabiani, infermiera del 118 ed Enzo Gallo, autista dell’ambulanza, che fin dai primissimi minuti, mi hanno dato animo e prestato i primi soccorsi; Eugenia con le sue parole di incoraggiamento ed Enzo, non si sono allontanati dal P.S. fin quando sono stati rassicurati sulle mie condizioni fisiche.

Il Dr. Antonio Missanelli medico chirurgo del Pronto Soccorso, in turno quel giorno, il quale ha coordinato tutto il personale in quelle fasi concitate.

Il Dr. Pietro Gianfreda, Direttore U.O. Ortopedia dell’Ospedale di Policoro, che non ringrazierò mai abbastanza per avermi salvato la gamba e preservato le funzionalità in modo ineccepibile, considerata la severità della ferita.

Tutti gli infermieri e gli OSS in servizio al P.S., i quali mi sono stati vicino professionalmente e umanamente con la loro empatia; non conosco i nomi di tutti, ma non dimenticherò mai i loro sguardi e il loro continuo incoraggiamento che mi hanno sorretto in quelle ore drammatiche durante le quali, nella mia mente, passavano tanti pensieri che condividevo con loro.

Carmela Castronuovo, che ha sottratto tanto tempo ai suoi impegni professionali e familiari per aiutarmi ogni giorno; a lei va tutto il mio riconoscimento.

Tutto il personale del reparto di Fisioterapia, il quale mi ha incoraggiato fin dal primo giorno e supportato con consigli e idee durante tutto il percorso.

Un sentito ringraziamento al fisioterapista dott. Elio Antonio D’Alessandro che oltre ad aver contribuito al recupero della funzionalità della mia gamba, attraverso le sue parole, la sua immensa umanità, la capacità di ascolto, la bontà d’animo che lo contraddistingue, mi è stato vicino ogni giorno per un lungo anno, soprattutto nei momenti difficili di sconforto e amarezza che non sono mancati, come si può immaginare.

Infine, non perché meno sentito, un sincero ringraziamento e la mia gratitudine, vanno alla mia famiglia, mia moglie Maria Teresa, i miei figli Tresy Pia e Vincenzo, i miei genitori, agli amici e parenti che mi sono stati sempre accanto.

In questo momento in cui l’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro sembra quasi dimenticato dalla politica regionale, ricordiamoci di tutte le donne e gli uomini che vi lavorano, professionisti che si impegnano costantemente per aiutare chi si trova in condizioni di bisogno”.