In una nota, i Consiglieri Comunali Enrico Bianco, Massimiliano Padula e Giuseppe Montano, denunciano “l’incapacità dell’Amministrazione Comunale di Policoro”.
Nel comunicato si fa espressamente riferimento ad un finanziamento della Regione Basilicata a favore dell’edilizia scolastica, non richiesto dal governo cittadino, per l’ampliamento della scuola media “Aldo Moro”.
I tre consiglieri chiedono le dimissioni del Sindaco Mascia:
“L’incapacità che fa danni alla città.
L’Amministrazione Mascia impegna l’Ufficio Tecnico su un progetto di ampliamento della scuola media ‘A. Moro’ per l’importo di € 1.072.380,00 e non partecipa al bando.
È l’ennesimo fallimento di una amministrazione giunta al capolinea.
Con determina dirigenziale 15 AA.2019/D00552 del 27 Marzo 2019 la Regione Basilicata – Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, ha indetto un avviso pubblico per aggiornare la graduatoria unica regionale di edilizia scolastica per l’annualità 2019 del Piano triennale 2018 – 2020.
Il Comune di Policoro, con delibera di giunta n. 63 del 06 Maggio 2019, ha approvato un progetto di fattibilità tecnico economico per l’ampliamento dell’edificio scolastico comunale denominato ‘A. Moro’, con realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica per l’importo complessivo di € 1.072.380,00.
Il termine ultimo previsto dall’avviso pubblico per la presentazione della candidatura era fissato per le ore 17:00 del 06.05.2019 (stesso giorno di approvazione del progetto).
Il Comune di Policoro non ha presentato alcuna candidatura.
Quanto accaduto è la dimostrazione tangibile dello stato confusionale e dell’incapacità in cui opera l’amministrazione Mascia.
Tutto questo, peraltro, accade su una vera e propria emergenza della città: l’ampliamento della scuola media ‘A. Moro’, situazione oramai esplosiva che avrebbe potuto trovare soluzione con la realizzazione di un nuovo edificio.
Evidentemente non sono queste le priorità dell’Amministrazione Mascia.
Per l’ennesima volta, le rivolgiamo un accorato appello nell’interesse della città e, tutto sommato, suo: si dimetta.”