“Si esprime la più ferma volontà di condannare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e per i bombardamenti e gli altri atti di guerra messi in atto in violazione di ogni principio di diritto internazionale, che hanno distrutto infrastrutture e messo a rischio civili inermi; si esprime la solidarietà al popolo Ucraino e alle vittime civili”, e si invitano “le Istituzioni politiche sovraordinate a ricercare tutti i mezzi necessari ed indispensabili per ritrovare la strada della pace e la cessazione diplomatica del conflitto”.
Questo, in sintesi, il documento approvato sabato a Policoro a margine del Consiglio Comunale monotematico e aperto convocato in occasione della “Giornata per la Pace” organizzata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione delle scuole della Città.
Diversi gli interventi che si sono susseguiti nel corso della seduta consiliare che ha visto la partecipazione di una folta delegazione di scuole e istituzioni.
Subito dopo il Consiglio, le strade della Città sono state attraversate dal lungo Corteo per la Pace organizzato dalle Scuole Secondarie di Secondo Grado, gli Istituti di Istruzione Superiore “Enrico Fermi” e “Pitagora”, con partenza dal piazzale antistante il Comune ed arrivo in piazza Eraclea.
Nel corso della serata, invece, si è tenuta la fiaccolata organizzata dai due Istituti Comprensivi, I.C. 1 – “Lorenzo Milani” e I.C. n.2 “Giovanni Paolo II”, e dalle Parrocchie.
Ad entrambe le manifestazioni ha preso parte anche il Vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro, S.E. mons. Vincenzo Orofino.
Il primo cittadino, Enrico Mascia, nel corso della fiaccolata ha detto:
“La Giornata per la Pace segna un momento importante per la nostra Città.
Essere ‘comunità’, essere popolo, passa anche attraverso la cultura della pace e dell’accoglienza.
Oggi siamo tutti chiamati a dare un contributo, un aiuto verso il prossimo: la macchina della solidarietà è partita anche a Policoro; molte famiglie stanno dando adesione ad accogliere famiglie, donne e bambini che scappano dalla guerra.
Policoro è sempre stata accogliente, aperta alle diverse culture dei tanti popoli che la abitano.
Questi momenti devono farci ricordare quanto sia fondamentale educare ed educar-CI all’accoglienza, all’inclusione, alla solidarietà”.
Ecco le foto.