Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil, dichiara:
“L’Istat certifica che, al 2022, in Basilicata il 28,3% della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale, il 24% a rischio povertà, il 4,9% in grave deprivazione materiale sociale, il 12,4% a bassa densità lavorativa.
I dati dimostrano che occorre intensificare il contrasto alla povertà e al disagio sociale.
La riduzione della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 2021 interessa tutte le ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno, che rimane l’area del Paese con la percentuale più alta di individui a rischio (40,6%, come nel 2021).
Sempre al Sud l’indicatore composito utilizzato dall’ Istat rivela un aumento della quota di individui a rischio di povertà (33,7% rispetto al 33,1% del 2021) e il segnale positivo della riduzione della quota di individui che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (17,1% rispetto al 19,5% del 2021).
Al di là del linguaggio statistico e del leggero miglioramento per la Basilicata – rispetto a Puglia, Sardegna e Calabria – non può essere qualche punto percentuale a sminuire il nostro impegno di contrasto a tutte le forme di disagio sociale e per l’attuazione di nuovi servizi di welfare.
È stato un errore abolire il Reddito di Cittadinanza e il nuovo strumento definito dal Governo riduce enormemente la platea dei beneficiari, come sta avvenendo in questi mesi nella nostra regione.
Per la UIL il contrasto alla povertà è questione fondamentale e deve avvenire attraverso una misura universale e strutturale con forte attenzione all’inclusione sociale.
Servono, inoltre, politiche dedicate al Mezzogiorno, che rimane l’area del Paese con la percentuale più alta di povertà.
Non sottovalutiamo che nel Mezzogiorno la disuguaglianza reddituale si conferma ampia (il 20% più abbiente della popolazione ha un reddito pari a 4,6 volte quello della fascia più povera)”.