“Non è nella mia indole, né appartiene al mio fare politica, abbassarmi a questi botta e risposta mediatici su un argomento tanto delicato, quanto profondamente complesso, quale la salute dei cittadini lucani; piuttosto, sono abituato a lavorare in silenzio e a parlare attraverso i risultati.
Tuttavia, oggi mi sento costretto a rispondere a quanti, forse colpiti da un’improvvisa smania di protagonismo, fanno gli ‘gnorri’ chiedendo risposte che, invece, già conoscono e lo faccio in nome dei cittadini lucani ai quali si deve trasparenza e correttezza nelle informazioni”.
Esordisce così la nota del vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, in risposta all’“Ira di Bennardi”, primo cittadino materano.
“Caro sindaco Bennardi, le suggerisco di lasciare l’Ira al celebre Achille e la invito piuttosto a concentrarsi sulla realtà dei fatti e su quanto pubblicamente assunto davanti ai cittadini materani, quel fatidico 7 marzo, data dalla quale sono trascorsi esattamente 30 giorni lavorativi; se si aspettava la risoluzione a tutte le problematiche purtroppo esistenti nella sanità lucana entro un mese, non doveva rivolgersi a comuni mortali, fra i quali ritengo ancora di annoverarmi, ma doveva piuttosto chiedere una grazia ad enti superiori, alla quale mi sarei felicemente accodato.
Forse giova a tutti ricordare quali sono stati gli impegni assunti il 7 marzo durante la conferenza dei sindaci del materano e giova farlo con cognizione di causa, citando testualmente il verbale redatto dagli uffici dello stesso sindaco Bennardi, che molto probabilmente ha lasciato custodito in qualche cassetto prima di scrivere accuse e lanciare ultimatum alla Regione Basilicata.
Nel verbale sono indicate nero su bianco azioni e tempi precisi in risposta ad alcune delle questioni sollevate in quella circostanza e sono stati pubblicamente presi impegni sui quali ci stiamo muovendo e impegnando al massimo delle nostre forze, coerentemente con le normative vigenti.
Primo fra tutti, vorrei annoverare il recente accreditamento istituzionale di primo livello del ‘Centro Geriatrico’ di Matera; un provvedimento che richiedeva un inter-procedurale complesso, legato a normative europee, che pure abbiamo accelerato nella sua approvazione in tempi estremamente rapidi; venerdì partirà lo stesso iter per la struttura ‘Villa Anna’.
Per quanto attiene al reclamato report sulle liste d’attesa, il direttore generale Bortolan, e cito testualmente, ‘[..] ha garantito che dal 1° luglio prossimo sarà operativo un nuovo sistema di analisi automatizzata del fabbisogno, che sarà calibrato sulle singole strutture sanitarie.
Quindi, i sindaci e la Regione avranno report mensile e poi sulla scala di 13 mesi, per capire quali strutture sono più in sofferenza e quali stanno recuperando[..]’.
Dunque, caro sindaco, cose le è sfuggito?
Potrebbe di grazia concederci il tempo stimato utile per mantenere fede alla parola data?.
Se fossi in malafede, penserei che il primo cittadino materano voglia gettare fumo negli occhi attraverso una comunicazione strumentale e di propaganda elettorale, ma voglio pensare, invece, che sia solo risentito per non aver ricevuto risposta alle ultime pec nelle quali non si poteva comunicare nulla di nuovo rispetto a quella seduta del 7 marzo.
Voglio pensare che il sindaco non sia a conoscenza che personalmente ho avviato tavoli di confronto con i medici di medicina generale al fine di trovare insieme soluzioni alla spinosa questione della carenza di medici di base in molti Comuni lucani e voglio pensare che non sia conscio che la soluzione, difficoltosa a livello nazionale, in Basilicata, possa risolversi con un mio schiocco delle dita.
Stiamo facendo il possibile, stiamo attivando quanto necessario per reperire personale, per creare condizioni di lavoro favorevoli e per ampliare offerte e servizi ai cittadini lucani, ma occorre tempo, collaborazione e sostegno da parte di tutti.
Mi sento pertanto, di tranquillizzare il primo cittadino di Matera; la provincia materana, i servizi che offre e le carenze che purtroppo vive sono alla mia attenzione e non posso che rinnovare il mio impegno costante anche su questo fronte; ma per cortesia, mi sia concesso il tempo di lavorare e di trovare le soluzioni migliori per tutti.
Per quanto riguarda gli ultimatum fatti sulla base di pretesti polemici, a mio parere, lasciano il tempo che trovano”.