Pronta la stangata del Governo su plastica, sigarette e giochi.
“Più inquini, più paghi” questo il motto alla base delle nuove mosse politiche atte a far quadrare i conti su una manovra da oltre 30 miliardi.
L’esecutivo ci ripensa sull’aumento delle accise sul diesel e il gasolio commerciale.
Si ipotizza che le parole di Matteo Renzi abbiano fatto la loro parte:
“Evitiamo di fare mini-aumenti di tasse con una certa cultura troppo spendacciona. Prima che aumentare le tasse sul gasolio o sullo zucchero, tagliamo i costi”.
Pugno di ferro per la ludopatia: l’obbiettivo è ridimensionare il mercato del gioco legale in meno di 12 mesi.
Potremmo veder lievitare la percentuale che lo Stato trattiene sulle vincite, laddove resterebbe immutato il limite dei 550 euro:
- oggi del 12% se la vincita eccede i 500 euro del Gratta e Vinci, del Superenalotto e delle Videolottery;
- dell’8% se si vince al lotto.
Possibile che si metta mano al Preu (prelievo erariale unico) su Slot e Vlt (videolottery), già oggetto sia del decreto dignità sia della manovra dello scorso anno.
Non va meglio per i fumatori: previsti rincari anche per i tabacchi.
Il rischio di un aumento di oltre 10 centesimi al pacchetto per i fumatori, sarebbe più che concreto.
Così il leader pentastellato Luigi Di Maio dal palco di Italia 5 Stelle, a Napoli:
“Se parliamo di legge di bilancio, la prima cosa che vogliamo fare è che tutte le correzioni sulle tasse si devono fare per dare ai nostri figli e nipoti un paese più verde, ecologico e pulito.
Questo si fa con le tasse.
Se una multinazionale deve imbottigliare una bibita dobbiamo fare in modo che paghi più tasse su una bottiglia in plastica e meno per una bottiglia in vetro”.
Nel mirino gli involucri ed imballaggi di bottiglie, contenitori per alimenti o confezioni per prodotti alimentari dunque, per cui è prevista un’imposta di 0,2 euro per ogni chilogrammo.