Prosegue il progetto che si propone di far “parlare” le opere d’arte custodite nelle chiese della diocesi e della provincia di Matera. I dettagli

E’ online sul canale Youtube di Logos, il web magazine della Diocesi di Matera-Irsina, il secondo video del progetto “Vie di Bellezza: percorsi di arte sacra” nato da un’idea del critico d’arte Gabriele Scarcia e realizzato dal Parco culturale ecclesiale Terre di Luce in collaborazione con Logos.

Presentato in conferenza stampa lo scorso 3 luglio nel Salone degli Stemmi dell’Arcivescovado, il progetto si propone di far “parlare” le opere d’arte custodite nelle chiese della diocesi e della provincia di Matera, andando oltre la narrazione storica e l’analisi stilistica.

Dopo il primo filmato dedicato al Crocifisso di Miglionico opera di fra Umile da Petralia, il racconto poetico e per immagini si è spostato sul cinquecentesco Polittico di Simone da Firenze custodito nella chiesa del convento Sant’Antonio di Salandra (Matera) e proposto con il titolo “Pietro lo scruta, Giovanni lo indica, Gabriele lo annuncia – Il Polittico di Salandra”.

Scrive il critico d’arte Gabriele Scarcia nella recensione dell’opera che “l’artista, ancor oggi scarsamente conosciuto per pochezza documentaria, paradossalmente con i sommi dell’arte condivise il nome di battesimo bastevole a identificarlo.”

In Basilicata, dove la sua presenza è documentata nel secondo decennio del Cinquecento, dimostrò di non essere solo un semplice manierista.

Per il tema portante del polittico salandrese, dedicato all’Annunciazione, scelse di raffigurare:

nella scena centrale il Bambin Gesù annunciato che si proietta dall’alto a simboleggiare il concepimento di Maria ed è paradossalmente parte della rappresentazione. L’annunciato è presente nell’annunciazione di se stesso!”

“Una cosa è guardare, un’altra è ascoltare ciò che si guarda e che cela il mistero che si rivela impresso dall’artista attraverso colori, movimenti, volti, atteggiamenti.

È un dire che valica il sapere umano e mette in contatto con il divino”, commenta così Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo dopo la visione del video.

Si tratta di un’opera assolutamente da riscoprire, conoscere e contemplare, secondo don Fabio Vena, parroco di Salandra, introducendoci nella chiesa del Convento di S. Antonio dove il trittico è stato posto dopo il restauro degli anni ’80 e che poi osserva:

“Un trittico di inestimabile valore.

Ammirarlo e contemplarlo da vicino proprio perché collocato ad altezza d’uomo, ne evidenzia ancor di più la meravigliosa bellezza che nei suoi dettagli porta l’osservatore ad immedesimarsi nell’opera e nella scena rappresentata”.

“È proprio vero che Dio è nel dettaglio e ci vuole tanta attenzione, meditazione per poter cogliere la sua divina e viva presenza anche attraverso un’opera d’arte, che a distanza di secoli, attira, stupisce e colpisce.”

Il percorso di arte sacra avviato da Terre di Luce e collocato nel Progetto più ampio del Museo diffuso della tradizione e della pietà popolare proseguirà fino a dicembre, toccando altri comuni della provincia di Matera. Prossima tappa a Montalbano Jonico con “Il viaggio prosegue …”