Nella trascorsa nottata, a Matera, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare applicativa degli arresti domiciliari emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Matera su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di P. V. A., 63enne di Matera e di S. C. A. M., 51enne di origine colombiana, già nota alle forze dell’ordine e residente a Genova, ritenuti responsabili, in concorso, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’indagine dei militari dell’Arma ha permesso di far luce su una lucrosa attività illecita gestita dai due indagati, con l’uomo che affittava la propria villa, situata in località Serra Paducci di Matera, a più donne, prevalentemente sudamericane, tutte dedite al meretricio e procacciate anche dalla colombiana, le quali ricevevano sul posto i loro clienti.
I servizi di osservazione effettuati nei pressi dell’immobile hanno consentito di identificare alcuni dei numerosi clienti, i quali contattavano le donne attraverso siti internet del settore inserendo come chiave di ricerca la parola MATERA, e che hanno poi confermato ai Carabinieri di aver consumato rapporti sessuali a pagamento con donne di origine sudamericana.
Il prosieguo delle indagini ha permesso di meglio delineare i ruoli dei due indagati, con l’uomo che reperiva le donne o attraverso l’intermediazione della 51enne colombiana o contattandole direttamente sulle utenze registrate sui siti internet, mentre la complice si adoperava per la raccolta dei soldi dovuti facendosi, a volte, inviare il denaro su carta di credito prepagata a lei intestata, provvedendo in un secondo momento a consegnarlo all’uomo.
Il 63enne materano e la 51enne colombiana, che volevano approfittare del notevole afflusso di turisti per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dovranno ora rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.