Incoraggianti i segnali dal mondo auto, in particolare da Fca: sono 77.807 le auto immatricolate a Settembre in Europa Occidentale (compreso Efta e Regno Unito), l’11,8% in più dello stesso mese del 2019.
Si può pensare a un’inversione di tendenza grazie agli incentivi e al maggior uso dei mezzi privati in periodo lockdown.
Così come riportato su Repubblica:
“Primi segnali di ripresa dal mercato automobilistico, nella speranza che l’evoluzione della pandemia non porti subito a cancellarli.
Dopo otto mesi di cali il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) registra a settembre il primo segno positivo dell’anno.
Le immatricolazioni, secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, sono state 1.300.050 con un incremento dell’1,1% sullo stesso mese 2019.
Ad agosto il mercato aveva segnato un crollo del 17,6%.
L’ultimo colpo di coda è solo un piccolo segnale di ottimismo.
Da inizio anno resta un passivo pesantissimo: sono state vendute 8.567.920 auto, il 29,3% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso.
Buona la performance del gruppo Fiat Chrysler che ha immatricolato a settembre nella stessa area 77.807 auto, l’11,8% in più dello stesso mese del 2019, con un aumento della quota dal 5,4 al 6%.
Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 490.200, in calo del 33,9% sull’analogo periodo del 2019.
La quota passa dal 6,1 al 5,7%.
Secondo i dati Acea relativi alla sola Ue, le immatricolazioni sono salite nel mese scorso del 3,1% a 933.987 unità.
Nei quattro più grandi mercati, tuttavia, si sono avuti risultati contrastanti: in perdita la Spagna (-13,5%) e la Francia (-3%), mentre l’Italia, dove sono partiti gli incentivi, (+9.5%) e la Germania (+8,4%) hanno messo a segno solidi guadagni.
Nei nove mesi 2020 si è registrato un calo del 28,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nota il centro studi Promotor che proprio l’effetto incentivante è importante.
Dice il presidente Gian Primo Quagliano in riferimento ai dati Acea:
‘La crescita è certamente modesta ma è significativa perché potrebbe rappresentare l’inizio dell’inversione di tendenza dopo il disastroso impatto della vicenda coronavirus sulle vendite dei primi otto mesi dell’anno.
L’inversione di tendenza, se di questo si tratta, è dovuta essenzialmente agli incentivi varati in molti mercati che hanno favorito soprattutto le vendite di vetture elettriche e ibride plug-in (con la spina per ricaricare la batteria) che fanno registrare quasi ovunque crescite importanti, anche se in valori assoluti le loro immatricolazioni sono ancora decisamente modeste e quindi il recente recupero deriva anche da un migliore andamento delle vendite di vetture con alimentazioni tradizionali‘.
D’altra parte sono molti gli studi che indicano come l’uso del mezzo privato sia in crescita nelle abitudini di mobilità dei cittadini, preoccupati dalla diffusione dei contagi e inclini a lasciare i mezzi pubblici.
Nonostante il risultato positivo di settembre, comunque, l’impatto del Covid è ancora lungo da assorbire per il mercato dell’auto.
E molto dipenderà dagli eventuali nuovi lockdown.
Lo ha chiarito anche la Daimler, casa della Mercedes Benz, che si è detto ottimista sui suoi risultati di fine anno, dopo un buon terzo trimestre”.