La presentazione del libro “Nonne Chef – quante storie per mangiare“, il 6 Dicembre, a Rotondella, è diventato un evento per promuovere la buona pratica NONNE CHEF su tutto il territorio nazionale.
Dopo i saluti del Sindaco Gianluca Palazzo, la presentazione delle attività svolte dalle Nonne Chef da parte del Presidente dell’Associazione Tiziana Fedele e la relazione di Rudy Marranchelli – autore del libro – sono intervenuti:
- Connie Sarlo, della Fondazione Matera Basilicata 2019;
- Cosimo Latronico, promotore del Parco della Magna Grecia;
- Leonardo Braico, Presidente del GAL Start 2020;
- Giulio Sarli, già Dirigente CNR;
- Rossana Damone, Presidente Generazioni LegaCoop Basilicata;
- Rosa Gentile, del Distretto Turistico Rurale Terre di Aristeo;
- Nicola Timpone, della Lucana Film Commision;
- Donato Del Corso, Direttore Generale Dipartimento Agricoltura Regione;
- Antonio Nicoletti, Direttore dell’Azienda di Promozione Turistica, che ha portato anche i saluti del Presidente Bardi.
Dopo una performance in poesia dialettale del Presidente del circolo pensionati di Rotondella Peppe Magno, le conclusioni del Presidente Nazionale della CIA – Agricoltori Italianai, Dino Scanavino, hanno raccolto le tante riflessioni della giornata e aperto le porte della CIA (presente con proprie sedi su 5mila comuni italiani) alla divulgazione della buona pratica per promuovere la tradizione, i saperi e i sapori legati al mondo e alla cultura contadina.
Scanavino ha sottolineato:
“Il patrimonio culturale non è fatto solo di monumenti e collezioni di oggetti ma anche di tutte le tradizioni vive e trasmesse dai nostri antenati.
Espressioni orali, conoscenza, cucina e artigianato tradizionale vanno salvaguardati e valorizzati, sono beni culturali intangibili, patrimonio culturale immateriale estremamente fragile proprio perché spesso non codificato e tramandato da generazione in generazione via orale.
Il trinomio nonni, cibi tipici, e agricoltura costituiscono un tesoro da custodire e valorizzare non solo nell’ambito del rapporto agricoltura-alimentazione ma anche verso il rilancio competitivo e sociale delle campagne italiane.
Ciò è particolarmente vero per un territorio come quello Italiano, dove le tradizioni legate all’agricoltura, la riscoperta delle ricette culinarie di un tempo e la valorizzazione degli antichi mestieri, sono elementi di forza su cui scommettere e investire”.
I promotori, Tiziana Fedele e Rudy Marranchelli, hanno sottolineato:
“La BUONA PRATICA NONNE CHEF ricercando valore nella diversità dei piccoli comuni italiani, si propone in particolare di:
- rafforzare il coinvolgimento, favorendo nel contempo l’integrazione intergenerazionale; individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati a un territorio, promuovendone l’assunzione a ruolo di beni comuni;
- valorizzare la tradizione e la storicità di prodotti legati alla cultura locale;
- utilizzare strumenti innovativi per conservare la memoria e renderla facilmente accessibile al più ampio pubblico;
- favorire forme di turismo esperienziale, dove il visitatore diventa cittadino temporaneo; realizzare percorsi, laboratori, corsi ed eventi capaci di ridare centralità al cibo e alla tavola momento di unione e condivisione;
- favorire scambi di esperienza tra le Nonne Chef d’Italia, con ricette tradizionali a confronto e attraverso i social realizzare la più grande community di Nonne che hanno voglia di raccontare e raccontarsi”.
L’evento si è concluso con un grande appello rivolto alle nonne e ai Sindaci d’Italia:
“uniamoci per emozionare ed emozionarci in un rapporto intergenerazionale da costruire attraverso gli ottomila piatti tipici, ricchezza dei nostri Piccoli Comuni”.
Le NONNE CHEF si preparano a conquistare i borghi, le campagne, le cucine e i cuori d’Italia a fianco della CIA – Agricoltori Italiani.